Trieste, sveglia le tue coscienze prima che l’indifferenza inaridisca quel poco che rimane della passione cestistica…
“Vera passione per la conoscenza in un giovane e’ quella che si mantiene viva nonostante la scuola” (Giovanni Soriano).
Purtroppo questo aforisma potrebbe essere esteso anche al largo mondo che non ha neanche l’alibi della gioventu’; Dan Peterson, Sergio Scariolo, Lucio Zanca, Bruno Arrigoni, Maurizio Gherardini, solo solo alcuni esponenti di spicco della pallacanestro che hanno squarciato il cielo triestino con illuminata conoscenza, ricevendo la piu’ presuntuosa risposta dagli addetti ai lavori giuliani e non (assenza ndr.).
SIAMO UN POPOLO DI APPASSIONATI PRESUNTUOSI, PIGRI AUTOREFERENZIATI CHE PENSANO DI AVERE LA CONOSCENZA SOLO PER MERITI DEI NOSTRI PADRI O DEI NOSTRI NONNI!
Si, lo sfogo e’ forte ma non puo’ essere morbido di fronte a una fredda risposta agli eventi portati in citta’, aventi tutti il denominatore comune della totale assenza di giovani, proprio quella “classe dirigente” di domani che dovrebbe rilanciare la pallacanestro mai come oggi ai minimi storici, fra l’altro agevolati da cotanta competenza “a casa propria”.
La citta’ del “no se pol” sta scivolando pericolosamente verso quella ben piu’ grave del “no se vol”, adducendo puerili scuse alle sedie vuote registrate; ma dove e’ finita la “fame” di conoscenza, la passione per uno sport in tutte le le sfaccettature, anche il solo desiderio vouyeristico di studiare personaggi che calcano i palcoscenici piu’ importanti del mondo?
I nuovi allenatori, i nuovi dirigenti o qualsiasi addetto ai lavori alle prime armi, andassero a leggersi qualche biografia di importanti predecessori, tutti, e dico TUTTI hanno impreziosito la propria professionalita’ attingendo famelicamente da situazioni che potevano arricchire il proprio sapere di basket, a costo di eludere un servizio d’ordine o saltare qualche giorno di scuola (perdonate l’ultima, poco etica, licenza).
Purtroppo Trieste sta diventando come tutte le altre citta’ italiane a cospetto della palla a spicchi, e’ ora di finirla con la manfrina della grande passione alabardata, perche’ dati alla mano solo ancora una zoccolo duro annoiato presenzia al Palatrieste per tifare la prima squadra nel campionato di DNA, nulla piu’.
Non ci sono punti PAO o tessere che contino, quando manca la “fame” di sapere cestistico manca tutto, e anche gli appassionati semplici di basket non si limitino a dire che a Trieste non c’e’ niente, perche’ cosi non e’!
Sveglia Trieste, vediamo di non impoverire, oltre tutto il resto, anche una radicata tradizione sportiva…
Raffaele Baldini (www.cinquealto.wordpress.com)
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