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Alma Trieste di prepotenza: 2 a 0, a quaranta minuti dal sogno

ANG_1181Neanche il tempo di metabolizzare gara 1 con la vittoria sofferta dell’Alma Trieste ed è già tempo del secondo atto; la Novipiù senza Giovanni Tomassini, padroni di casa con capitan Coronica al posto di Alessandro Cittadini, fermato da un mal di schiena.

Tre triple per cominciare, i padroni di casa mandano messaggi molto chiari all’avversaria: 9-4. Pioggia di triple in casa Alma, l’entusiasmo tracima dal primo minuto e la Novipiù è costretta a far passare la buriana; Martinoni prova a caricarsi di responsabilità in attacco, mentre Trieste si specchia in troppa grazia al tiro da oltre l’arco, sul 12 a 6 coach Dalmasson chiama un time out per rimettere in riga i suoi. Matteo Da Ros passa dall’essere un illuminato ad un visionario per passaggi  a compagni non pronti; Casale fatica a costruire gioco per una regia oggettivamente prevedibile senza Tomassini. Alma che difende benissimo sui pick and roll ospiti e chiude in vantaggio la prima frazione sul 19-12. Ottimo impatto di Janelidze nella partita, tutta la squadra triestina sprigiona energia doppia di quella piemontese, pur senza creare un break decisivo: 21-12. Sanders da tre punisce la supponenza giuliana, materializzata in tanta euforia ma poco costrutto; basta un segnale per rimettere testa e gambe Alma a posto, Javonte Green propizia il contro break per il 28-17. L’americano di Casale scuote i compagni con due giocate di altissimo livello, Martinoni torna a segnare e la partita da elastico rimette in corsa la Novipiù. Federico Mussini ispirato entra in doppia cifra nelle realizzazioni, le squadre vanno all’intervallo sul 35-28.

Mussini crea e Green affonda, Alma sull’acceleratore con tripla di Cavaliero che fa esplodere l’Alma Arena: 43-30 e time out Ramondino. Federico Mussini è un moto perpetuo, dedito anche alla fase difensiva, Casale non va per il sottile e si affida offensivamente alle competenze di Blizzard e Sanders. Versione classica di Green dei secondi venti minuti, propositivo con una buona dose di aggressività, dai suoi punti scaturiscono break e inerzia: 49-34. La Novipiù sembra aver esaurito le energie emotive più che fisiche, Green abusa della difesa ospite in tutti i modi possibili; la terza frazione manda virtualmente i titoli di coda al match, 63-46. Federico Loschi si iscrive anche a lui a referto alla sua maniera, 5 punti in un amen e Casale alza bandiera bianca: 68-46 sulla tripla di Fernandez. Ospiti con l’orgoglio di non alzare le mani dal volante, una sorta di leit motiv stagionale che ha portato Sanders e soci a giocarsi la finale per la serie A: 70-55. Si consumano gli ultimi minuti della sfida, una lunga passerella che porta l’Alma Trieste al secondo successo della serie: 80-69, adesso si va in Piemonte con un esodo già annunciato di tifosi triestini al PalaFerraris.

Raffaele Baldini (www.cinquealto.com)

 

 

 

 

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