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Ciao Max, vola alto, libero

Attonito, con uno sguardo fisso nel vuoto…

Uno sguardo fisso versa una parete bianca che trasmette istantanee di vita spensierata vissuta fra due canestri, da adolescenti, quando niente ti può scalfire. Mille sfide da avversari, mille sguardi che si incrociavano per carpire quelle peculiarità che ognuno di noi poteva declinare in senso sportivo. È un destino cinico e baro… tu che tracciavi e illuminavi vie a canestro che nessuno era in grado di vedere, cercavi ora in età matura una strada che poi non hai trovato; tu che avevi le chiavi della squadra, ora sei senza quella chiave che apre la porta per la libertà. C’era un’eleganza innata nel tuo stare in campo con la canotta dei salesiani, un’intelligenza cestistica sopra la media, un’educazione sportiva di chi sa stare al mondo. Ora, quando le luci sono spente, è il momento di zittire quella assordante e presuntuosa razionalità che alberga in tutti noi, c’è solo il silenzio rispettoso di chi capisce senza aprir bocca, di chi sente senza vedere, di chi ti sta a fianco incrociando quello stesso sguardo di tanti anni fa, senza fare domande. Sei libero Max…e noi ti accompagniamo.

Raffaele Baldini

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