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F8: Figuraccia Alma Trieste a Jesi, Tortona domina e va in semifinale
Ora di pranzo, insolita, di un venerdì ad alta tensione. Cominciano le Final Eight di A2 con la sfida incrociata fra l’Alma Trieste e la Bertram Tortona. Squadra giuliana che deve rinunciare a Lorenzo Baldasso per un problema al ginocchio, recuperato quel Matteo Da Ros tanto decisivo dal punto di vista tattico; per la squadra di coach Pansa tutti sani e arruolati.
Quintetto italiano già collaudato messo sul parquet da coach Dalmasson, Tortona lascia in panchina Alibegovic. Diametralmente opposta la filosofia tattica dalle prime battute con Trieste a giocare prevalentemente per linee esterne e i piemontesi ad attaccare l’area pitturata: 6-4. Ottimo impatto di Federico Loschi sul match, abile a sfruttare un mis-match fisico evidente; 6 punti per l’esterno alabardato e +6 Alma. Dominio sotto le plance per Cittadini e soci (8 a 2 ndr.), i secondi e terzi possessi consentono di mantenere un vantaggio nonostante le medie non trascendentali; contratta la formazione di Pansa, sbaglia anche i tiri più comodi ma non deraglia: 13-8. “Zona match-up” della Bertram, Trieste mette sul parquet i due americani traendo dividendi subito con Bowers; Sorokas risponde con ottime soluzioni in area pitturata e primo quarto chiuso sul 19-17. Mirza Alibegovic si iscrive a referto portando avanti i suoi con una tripla e un canestro in penetrazione, inerzia sbilanciata verso i rossi di Tortona. Il figlio di Teoman da solo è arma tattica che fa collassare mezza difesa triestina, la gita in lunetta di Sorokas porta avanti i suoi 21-27. Contro la zona l’Alma perde completamente la bussola offensivamente, massimo vantaggio sul +8 raggiunto con l’entrata comoda di Gergati. Javonte Green “violenta” i ferri del PalaTriccoli sbagliando tutto, Trieste inanella errori a ripetizione e il tabellone parla chiaro: 23-35. 8 punti in un quarto da parte di Da Ros e soci sono l’esplicita dimostrazione del deserto offensivo, squadre all’intervallo con il dominio sulla tutta la linea di Tortona: 29-40.
Non cambia il leit motiv della partita, il gioco a metà campo dell’Alma Trieste è lento e leggibile, quello della Bertam è incisivo. Bowers perde l’avversario con irrisoria facilità, Green lo ferma con falli pigri, coach Dalmasson ricorre al time out per rianimare una squadra totalmente spenta: 31-45. Melvin Johnson proprio non riesce a sbloccarsi, ci prova invece Green avvicinandosi al canestro con più decisione, mini parziale di 5-0 interrotto dal solito Alibegovic. Piemontesi leggermente implosi in fase offensiva, aggrappati a soluzioni estemporanee, dalla parte opposta l’Alma è Javonte Green (15 pt.): 48-55. Terza frazione chiusa con la tripla di Spanghero che rimette le cose a posto per i suoi: 48-61. Mister concretezza Sorokas continua a far tante cose utili per la Bertram, Johnson da oltre l’arco sostanzia il “ventello” di vantaggio. I dieci minuti finali non sono altro che una lunga passerella a tinte bianco-nere, con l’americano piemontese a far divertire lo sparuto pubblico jesino e con Trieste a guardare dritta negli occhi una crisi senza fine: finisce 66-91, la Bertram Tortona è la prima semifinalista delle Final Eight.
Raffaele Baldini (www.cinquealto.com)