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Prepararsi alla sfida con Treviso, senza distrazioni ed evitando isterismi di mercato
Come venire fuori da una lunga settimana di attesa per la sfida delicatissima alla Nutribullet Treviso e metabolizzare l’appiattito mercato che gravita attorno alle “pericolanti”?
Si può e si deve essere razionali, si può e si devono evitare distrazioni. Chi è saldamente con le mani sul volante è coach Legovich ed è da lui che devono partire le considerazioni di mercato. “Prendere un giocatore giusto per rimpiazzare Gaines non ha senso” è il mood degli ultimi giorni, un modo come un altro per rallentare quel testosteronico bisogno consumistico di vedere per forza facce nuove in seno al roster. Se per Dotson c’è un’asta europea (tutti lo vogliono), se per Alviti ci vogliono 22 mila al mese (e l’accondiscendenza di Milano ndr.), c’è un giocatore che risponde alle ESIGENZE tecnico/tattiche di Legovich: si chiama Jamarr Sanders.
Se crediamo nelle capacità del coach, a maggior ragione dobbiamo credere alle sue indicazioni in tal senso, soprattutto quando sono suffragate da una coerenza al limite dell’azzardo (vedi sfida con Treviso senza innesto). Vorrei anche rinfrescare la memoria a qualche distratto che oggi considera Sanders uno “scartino”: scelto da Ramondino per Tortona, regala al club piemontese una storica promozione in serie A, producendo l’anno successivo 10 punti a partita con il 47,5% da tre punti (!). Un infortunio mina la sua ascesa, ma torna in Italia con Verona giusto il tempo per segnare 11 punti, limitare Bartley e far vincere i veneti contro Trieste (!). Giocatore solido mentalmente, uno che difende per davvero e che compatta lo spogliatoio. Tutto questo vi pare poco?
Trieste non ha bisogno di un accentratore, mene che meno in una situazione delicata in cui si è trovata la quadratura (vedi 4 vittorie consecutive) ma non ancora la tranquillità. Ancor meno ha bisogno di un accentratore, con uno stipendio mensile eccessivo e magari un carattere difficile. Certo, altro discorso è quello di come non si riesca a trovare “un Sanders” nel panorama cestistico mondiale… ma è un rebus che evidentemente riguarda anche altre realtà, Verona in primis.
La sensazione è che Trieste si terrà pronta per un’eventuale via libera di Sanders da Verona, non oltre però i primi giorni della settimana. Serve infatti convogliare le risorse mentali e tattiche sulla sfida contro Treviso, senza distrazioni esterne. Il gruppo ha riassaggiato il ritmo partita con l’amichevole al Domzale, ha restituito il sorriso (momentaneamente) a Campogrande ma deve lavorare ancora tanto per domenica. Gli stessi tifosi devono alzare il livello di interpretazione del momento storico, non esasperando la questione di mercato ma caricando l’ambiente per spingere alle spalle di Davis e soci. Continuare a parlare di chi non c’è è materializzare un possibile alibi, è ingigantire un monito (in caso di sconfitta) che diventerebbe condanna nel “Tribunale dell’Inquisizione del lunedì”.
La Pallacanestro Trieste può vincere senza il nuovo innesto contro Treviso, può distribuire responsabilità (e produzione) negli effettivi, può agevolare, asciugandole, le rotazioni di coach Legovich. Secondo il mio modesto parere, è più importante avere un allenatore deciso che si prende un rischio, rispetto ad un roster completo con un allenatore che cerca le risposte dall’esterno.
-7 da Treviso…
Raffaele Baldini