Archivi Blog

Situazioni “particolari”, domande a cui dare risposta. Trieste si interroga sull’operato federale

Fonte: Il Piccolo a cura di Lorenzo Gatto

Una retrocessione rocambolesca, maturata sulla base di colpe proprie ma anche a causa di situazioni che hanno lasciato perplessità e un amaro retrogusto. Il mea culpa, in casa biancorossa, porterà a una rivoluzione ormai annunciata, resta la convinzione che aldilà degli errori commessi, lo sviluppo di questa stagione, in campo e fuori, dovrà essere oggetto di serie valutazioni. In un campionato che si è deciso sui particolari, la gestione del caso Varese da parte della Fip lascia spazio a enormi perplessità. Perplessità che in questi giorni sono oggetto di analisi da parte della nuova proprietà americana della Pallacanestro Trieste che sta valutando assieme ai suoi legali la possibilità di impugnare il risultato sportivo maturato sul campo.

LA QUESTIONE: Per quale motivo, dopo che il Tribunale Federale della Fip aveva riconosciuto la legittimità della richiesta di retrocessione nei confronti di Varese avanzata dalla Procura limitandosi però a erogare una penalizzazione di 16 punti, è arrivato un ulteriore sconto da parte della Corte d’Appello? Quei 5 punti restituiti alla società lombarda hanno di fatto stravolto il finale di stagione e riscritto la classifica riaprendo i giochi per la retrocessione. Ne ha fatto le spese Trieste che attendeva di leggere le motivazioni che hanno spinto la Corte d’Appello ad accogliere parzialmente il ricorso di Varese. E invece, appellandosi a generiche questioni legate alla privacy (per altro non tirate in ballo quando è stato reso noto il dispositivo del primo grado di giudizio) le motivazioni non sono state rese note.

IL RICORSO: Impossibile che Trieste, non essendo parte in causa, possa ricorrere al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni. L’unica che può farlo è Varese ma alla società lombarda conviene accettare un verdetto che, di fatto, le ha consentito di salvare la serie A. A questo punto, Trieste dovrà chiedere l’accesso agli atti e la documentazione alla Fip e tentare la strada della giustizia ordinaria, rivolgendosi al Tar per bloccare la regolare iscrizione al campionato della prossima stagione e sperare nell’allargamento della serie A a 17 squadre. Ma qui difficoltà e tempi sono oggettivamente molto stretti e un eventuale contenzioso rischierebbe di lasciare fuori la società anche dal prossimo campionato di serie A2. Nei prossimi giorni saranno più chiare le intenzioni della società e il modo in cui la nuova proprietà intende muoversi.

Tutto questo verrà trattato con l’Avv. Franco De Robbio su https://www.twitch.tv/tripla_de_tabela con Francesco Freni dalle 15.30!

Pubblicità