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Trieste non smette di stupire, colpaccio ad Avellino!

imagesUn martedì insolito per il basket, ma un match di fondamentale importanza per il prosieguo di Avellino e Trieste. Entrambe con un affaccio sui playoff, chi per una migliore griglia (gli irpini), chi per entrarci in barba alle spinose vicende societarie. L’Alma è senza Hrvoje Peric, la Scandone sempre con Young fuori dai giochi.

Maggiore presenza ospite in area pitturata, ma le mani calde sono per gli esterni Sidigas: 8-4 con tripla di Harper. Insistiti servizi a Knox per il piano partita Alma, con buoni dividendi, ma la farraginosa gestione di alcuni possessi agevola la transizione avellinese per il 14-6. Nichols gravato di due falli prematuramente, la Scandone gira la palla offensivamente con estrema competenza, agevolata da una difesa triestina a dir poco distratta. Allungo sopra la doppia cifra con i liberi di un positivo Sykes, Da Ros dalla parte opposta però non ci sta e mettendosi in proprio (11 pt,) ricuce parzialmente lo strappo con un mini parziale di 2-9. Un altrettanto clamoroso Sykes (10 pt.) da tre punti chiude il primo quarto con i suoi avanti 26-19. Campogrande dall’arco (3/4) castiga ritardi difensivi giuliani, nuovo vantaggio sul +10 e coach Dalmasson costretto a fermare nuovamente la partita. Si ferma inesorabilmente l’attacco Alma, mentre gli irpini viaggiano snocciolando la tabellina del “tre”: 42-27. Reazione degli ospiti figlia dei demeriti avellinesi, superficiali nel gestire alcuni attacchi; parziale di Trieste di 0-6 interrotto da Sykes. E’ il folletto in maglia verde a ristabilire le gerarchie e a mandare le squadre negli spogliatoi sul 50-38.

L’azione dal risultato certo in casa Alma è l’alley-hoop per Mosley; fra falli subiti e affondate “Human Elevator” riporta immediatamente a -8 i suoi. Avellino sporca le sue medie dall’arco, mentre Sanders e Dragic entrano in partita dopo 25 minuti silenti, il match si ravviva: 58-53 e time out Vucinich. Momento rivedibile di pallacanestro, andamento lento con qualche fiammata firmata da Sanders, ora Trieste preoccupa un PalaDelMauro sempre più teso. Quarto (fiscale) pesante fallo comminato a Knox, la tripla di tabella di Dragic porta in parità le due formazioni a fine terza frazione: 63-63. “Lobito” Fernandez con il marchio di fabbrica per la tripla del +3, subito mortificata da quella di Green; botta e risposta per una sfida divenuta appassionante. Si alza il volume della radio a livello difensivo su entrambe le metà campo, offensivamente Sykes (20 pt.) è la risposta più credibile ai problemi di Avellino. Il bonus speso di Trieste è alleato non da poco per gli irpini negli ultimi 6 minuti della sfida; ancora Sanders da tre ed un punto esclamativo di Knox riportano gli ospiti sul +3. Ancora botta e risposta fra esterni, Nichols e Cavaliero si sfidano dalla distanza, ma è evidente una certa titubanza irpina nel giocare palloni che scottano in fase offensiva: 75-80. Giocatori di Dalmasson con il fuoco vivo di chi è in missione, dalla parte opposta tutto sulle spalle del piccolo Sykes; quattro punti consecutivi e -3. Fenomeno il play di Avellino, porta a spasso mezza Alma, Wright d’orgoglio risponde e il finale è thrilling: Sanders da tre porta sul +4 i suoi ma poi commette una sciocchezza sulla rimessa che regala ad Harper il pareggio a quota 87 con 7″ dal termine. Il pallone finisce nelle mani di Wright che sbaglia dai tre metri, overtime. C’è stanchezza da ambo le parti, piccoli strappi da una parte e dall’altra sul filo dell’equilibrio; errori dalla lunetta e canestri inventati, vale tutto al PalaDelMauro. Tre possessi consecutivi sprecati da Trieste, quinto fallo di Knox e nuovo pareggio a quota 94 a un minuto dal termine. Mosley fa 1/2 dalla lunetta, Harper risponde con un 2/2 e l’ultima azione si conclude con il canestro di Dragic a 7″ dal termine con Alma avanti 96-97. La Scandone si affida a Sykes che viene stoppato da Da Ros: vince Trieste e per Avellino adesso è una mini crisi.

Raffaele Baldini

 

 

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