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Pagelle Trieste: regia farraginosa, Bartley ingabbiato e un Pacher totalmente inconsistente

Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini

DAVIS, voto: 5

Ingaggia un duello rusticano con Cappelletti, deragliando in una regia pessima nei primi venti minuti. Qualche sprazzo da attaccante ma è slegato rispetto allo scorso anno; 8 palle prese sono un’infinità nell’economia della partita.

RUZZIER, voto: 5

Macroscopica l’inconsistenza fisica rispetto al fisicato Casarin, questione che ha costretto Legovich a lasciarlo sul pino più del previsto. Non ha in mano la squadra, e l’attacco biancorosso ne risente inevitabilmente.

GAINES, voto: 5

Il proprietario del pallone al campetto decide quando e come attaccare; bravo nell’attaccare la prima linea scaligera nelle prime battute, avido all’eccesso dalla linea dei tre punti. Così però resti senza amici e senza gloria, porti a casa 13 punti ma con 5/14 dal campo.

BARTLEY IV, voto: 5/6

Addosso un “cagnaccio” esperto come Sanders, non forza ad inizio partita; primo tempo imploso in alcune cervellotiche ed imprecise scelte offensive. Prova con ogni muscolo a disposizione a trascinare i suoi nel secondo tempo, ma si interrompe sul più bello. Volitivo ma fiacco.

CAMPOGRANDE, voto: 6

Si narra che Giulietta sia scesa dal balcone per festeggiare due triple siderali di Luca. Riceve una gomitata dal “Romeo” scaligero, mettendolo fuori uso. Non è proprio stagione.

DEANGELI, voto: n.g.

VILDERA, voto: 5/6

Tornato il corriere Amazon a recapitare palloni utili nel cesto: 6 punti e un solo errore dal campo. Nel secondo tempo sparisce dal radar del match.

SPENCER, voto: 8

Ha una convinzione diversa dall’inizio di stagione, al punto di convincersi di poter essere un attaccante credibile. Eccellente difensore nelle linee di passaggio sulla “zona” e soprattutto nel capirla; la produzione globale con 20 punti e 13 rimbalzi all’attivo la dicono tutta (e di più) sul fatto che con la volontà si può conquistare la primavera all’ombra di San Giusto.

PACHER, voto: 4

Il manifesto del suo momento è la rinuncia alla penetrazione per un tiro blando dai cinque metri. Nella lotta alla salvezza c’è bisogno di qualche “figlio di buona donna” in più e una educanda in meno. Così non serve, se poi sbaglia anche i liberi…

LEVER, voto: 5

Sembrava amore… invece è un’illusione che dura il tempo di due canestri. Non ci siamo ancora, serva più cattiveria sui due lati dal campo.

All. LEGOVICH, voto: 6

Difesa inconsistente nel primo tempo, con Davis troppo in campo per una gestione della regia nettamente meno competente di quella di Ruzzier (in panchina ndr.); purtroppo Casarin stava abusando del triestino nella metà campo opposta. Stava rimettendo in sesto la partita con la “zona”, purtroppo c’erano troppi giocatori fuori fase. La conferenza stampa post partita fanno capire che l’ultimo problema è la gestione tecnica.

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