Prego scendere, il carro dei vincitori non e’ cosi spazioso

Sono basito, stupito e irrimediabilmente sorpreso di fronte all’ennesimo esempio di selvaggio assalto al carro dei vincitori; ognuno racconta la propria epica incidenza sul risultato ottenuto giovedi sera (parlando liberamente o dettando i pensieri) senza alcun senso della verita’; gia’ che si sono allora dico che anch’io sono stato decisivo nella promozione della Pallacanestro Trieste 2004….

Al di la’ delle battute, proviamo a dare un senso logico all’evoluzione di questo risultato: il progetto varato da Matteo Boniciolli nel 2008 ha avuto il seguente merito: convogliare a seguito di una retta annua il miglior basket giovanile proveniente dall’Azzurra in Pallacanestro Trieste 2004, piu’ Alessandro Scutiero. Quindi, il grande merito sul valore che si e’ poi estrinsecato in campo agli ordini di coach Dalmasson del vari Ruzzier, Bonetta, Teghini, De Petris, Urbani e Scutiero e’ merito delle societa’ d’origine e in parte di Stefano Comuzzo, nella situazione in cui questi talentuosi cestisti sono stati educati al basket senior; secondo merito di Boniciolli indubbio e’ quello di aver portato due (tre con Comuzzo) competenze di livello come Massimo Bernardi e Eugenio Dalmasson alla guida della prima squadra.

La fine del percorso di Matteo Boniciolli con la prima squadra DICHIARATAMENTE si chiude l’estate scorsa, alla fine del triennio e con la decisione del coach “kazako” di dedicarsi al settore giovanile come mentore del Basketrieste (sotto l’importante figura della Fondazione Crt), varando in questa stagione il curioso esperimento del mega gruppo ’98, bocciato dalla gran parte delle societa’ del pool, ma fortemente voluto (non e’ difficile capire il motivo); infatti la Pallacanestro Trieste 2004 scinde la prima squadra e l’U19 e le giovanili, con l’intento (a detta degli attori principali) di preservare la realta’ locale da un secondo “effetto Stefanel”.

Arriva in questa stagione il General Manager Dario Bocchini, uomo chiamato per far fronte ad un budget dimezzato e a coprire il vuoto fra vertici societari e squadra; il roster annata 2011/12 e’ fatto ESCLUSIVAMENTE da Bocchini e da coach Dalmasson, uomini scelti e un progetto da lanciare nell’ottica di una compagine molto “triestinizzante”. La capacita’ di coach Dalmasson crea le premesse per un campionato di vertice, le scelte anche impopolari dell’allenatore veneto sono scommesse vinte a tal punto che l’Acegas conquista in un’indimenticabile partita a Chiarbola contro Trento la vetta della Division. Si, coach e squadra devono far fronte anche all’imprevisto della “casa madre”, spostata dal Palatrieste (sotto sequestro per il tragico incidente pre concerto di Jovanotti) al PalaChiarbola, che diventa il motivo scatenante, insieme alla mediazione di Bocchini per una stagione intera, per il ritorno della tifoseria piu’ calda in palazzetto.

La societa’ onestamente non ha lo spessore per gestire alcune situazioni in seno alla Pallacanestro Trieste 2004, troppa gente ricopre ruoli non propri (o invade terreno altrui) e la sinergia in un gruppo che sembra essere vincente latita; si viaggia a vista, con la professionalita’ dei singoli e l’intelligenza dei giocatori (pagati fra l’altro in ritardo), i play off sono, fra alti e bassi, logici di un finale di stagione e di una stanchezza conseguente, il manifesto della tenacia del gruppo. Si lotta fino al tripudio di gara 5, la gioia dei 7000 del Palatrieste, le lacrime di Dario Bocchini e la frettolosa corsa di alcuni per salire velocemente sul carro dei vincitori…. tanto i meriti sono di chi la racconta meglio!

Raffaele Baldini (www.cinquealto.wordpress.com)

Una replica a “Le verita’ del giorno dopo, una Legadue merito di troppi”

  1. Avatar Poli
    Poli

    Bella Baldo! Ad imperitura memoria…. 😉

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