
Due deluse allo specchio: Pallacanestro Trieste e Gruppo Mascio Treviglio di fronte, fra infortuni illustri (Reyes e Vildera da una parte, Miaschi, Guariglia e Pacher dall’altra) e acciacchi vari.
Parte forte Trieste con tre triple targate Brooks-Candussi, Treviglio comunque non sembra patire lo scotto iniziale giocando una pallacanestro essenziale: 9-9 con canestro di Harris. Pioggia di triple, come di consueto, in casa giuliana, viatico al nuovo vantaggio interno; Barbante è il ricettore cercato da Vitali e soci, finalizzatore necessario vista l’assenza pesante di Gauriglia. Nuovo break biancorosso, Treviglio in totale confusione e assenza difensiva, Ruzzier insacca il 20-10, con immediato time out di coach Valli. Gira il pallone in casa biancorossa, con tempi e spaziature giuste, poi il resto lo fa un inizio di partita ispirato a livello balistico; Harris si mette in proprio con 4 punti consecutivi, 23-15. A suon di conclusioni dall’arco, la Pallacanestro Trieste chiude avanti il primo quarto 28-18. Entra la “Curva Nord” triestina nel secondo quarto in segno di protesta, la squadra prosegue il suo momento positivo portando il vantaggio sul +14; “zona” ordinata da coach Valli, il ritmo si mantiene elevato con maggior giovamento per i padroni di casa. Difesa lombarda nemmeno accennata, ulteriore spallata data da Ruzzier con tripla e vantaggio consistente sul 43-27, con conseguente time out di coach Valli. Ospiti spesso improvvidamente dediti alla sfida dall’arco, anche obbligati da una mancata profondità per assenze; vantaggio giuliano oltre i venti punti, limato da sei punti consecutivi di Sacchetti e da Harris, squadre all’intervallo con il tabellone che segna 51-38.
Prosegue la serata onnipotente di Michele Ruzzier che crea per i compagni, pur essendo pericoloso anche in fase realizzativa; Trieste torna sul +20 con avversari spettatori della marea giuliana. Harris con due triple rianima i suoi, ma è solo in un mare di apatia generale; inerzia totalmente in mano agli uomini di coach Christian, , le rotazioni non abbassano l’intensità dei padroni di casa avanti 64-46. Momento di minor lucidità offensiva per Brooks e soci, ancorati alle triple ma con conclusioni meno fluide; terza frazione chiusa con una preghiera esaudita da Brooks dall’arco e vantaggio interno sul 73-50. Leggera reazione degli ospiti con Pollone protagonista, Jamion Christian costretto a chiamare time out per non correre rischi. Si spezzetta il ritmo con diversi fischi arbitrali, nella “spazzatura” del match Treviglio trova qualche buon canestro: 76-59. Barbante prosegue la sua positiva prestazione (17 pt), grazie alle assistenze di Vitali, il match ormai non ha tanto da dire; un comune denominatore sonoro riporta l’invito della curva alla società ad avvicendare coach Christian, 80-64. Scorrono i minuti con una pallacanestro non indimenticabile da registrare; Treviglio prova a limare lo svantaggio con Harris ma il finale è segnato da tempo. Finisce 86-76 e per la Pallacanestro Trieste è un “brodino” che sposta poco sia a livello di classifica che a livello morale.
Raffaele Baldini
Lascia un commento