L’Estra Pistoia, nel pieno marasma societario, sotterrata dai debiti ma con Kadeem Allen in più (e Maurice Kemp in meno) , prova a far leva sull’identità e l’orgoglio toscano per conquistare due punti chiave in ottica salvezza contro la lanciata Pallacanestro Trieste.

Mette subito la testa avanti Trieste con la tripla di Markel Brown, viatico al mini-break ospite sul 3-9. Valentine in regia si diverte, con la consueta dose di “trash-talking”, Forrest si carica la squadra sulle spalle con 4 punti consecutivi, in un amen c’è pareggio a quota 9. Vantaggio interno con Cooke da sotto misura, tante distrazioni difensive da parte di Brown e soci, ma Valentine colpisce la consueta sana “ignoranza” dall’arco; torna avanti la Pallacanestro Trieste sul 13-17. A fuoco Saccaggi, come spesso capita nell’ultimo periodo, bravo a trovare linee per il canestro; così come Candussi dalla parte opposta, 5 punti in un minuto. McDermott dall’arco fa scappare via la compagine giuliana sul +8, prima della conclusione del primo quarto sul 17-27, con due falli (e un tecnico) a capitan Della Rosa. PalaCarrara scatenato contro la terna arbitrale, Paschall si iscrive a referto con un buon tiro in avvicinamento, Pistoia prova a rianimarsi partendo dalle piccole cose; momento di impasse offensiva ospite interrotta dalla tripla di Uthoff, sul 19-33 coach Okorn chiama time out. Della Rosa da casa sua accende i suoi, 5 a 0 di parziale fermato dal solito Valentine; l’americano gioca un primo tempo da favola, nuovo +14 esterno. Allunga Trieste, materializzando il massimo vantaggio sul +20, prima di andare nello spogliatoio con il tabellone che segna 27-47.

Superficiale Trieste ad inizio ripresa, ci pensa sempre Valentine a mettere d’accordo tutti. Forrest finalmente trova confidenza con il canestro da oltre l’arco, ma Brown dalla parte opposta aggiorna il massimo vantaggio ospite sul +22. Terzo fallo di Ruzzier, Pistoia in grossa difficoltà con evidenti limiti qualitativi; sul 36-59 coach Okorn chiama un nuovo time-out. Scorrono i minuti con il lodevole incitamento della “Baraonda” a quello che resta della propria squadra, mentre Trieste controlla con qualche patema per la lieve scavigliata di Brooks. Sui liberi di Brown (su antisportivo di Benetti) gli ospiti vanno sul +30. Terza frazione chiusa con palle perse da una parte e dall’altra, e il tabellone che segna 44-71. Ultimi dieci minuti solo per gli archivi statistici, con un pò di mostarda per la chiamata all’ “instant-replay” degli ospiti sul +25. Si spegne la luce al PalaCarrara, manifesto di una stagione nata male e proseguita con connotati più grevi; Forrest…Gump., uno degli ultimi a mollare per i padroni di casa, ma ormai i buoi sono scappati dalla stalla. Finisce 69-89, Trieste prosegue la marcia ai piani alti della classifica, ma soprattutto tiene a distanza il nono posto, per Pistoia il risultato del campo sembra ormai passare in secondo piano rispetto a quello che la società deve gestire da qui in avanti.

Raffaele Baldini

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