I paradossi di casa Acegas pongono questioni di difficile risoluzione

Jim Morrison sosteneva che la perenne tentazione della vita e’ quella di confondere i sogni con la realta’, e spesso lo sport intreccia voli pindarici con repentini “ritorni sulla terra”. Trieste e gli appassionati di basket sono saliti spesso sull’ ottovolante emotivo, e mai come questa estate hanno saggiato le emozioni forti con l’ipotesi Legadue alla portata di mano (svanita per pochissimo). Il ritorno sulla terra e’ stato poi il formarsi di un gruppo come quello di questa stagione in DNA fatto di uomini interessanti, di giocatori presi come “usato sicuro” di grande garanzia e giovani pronti per la categoria; il composto chimico degli scienziati Bocchini-Dalmasson ha prodotto qualcosa che se non e’ esplosivo, di indubbio impatto e’, prova ne sono i 14 punti nella Division frutto di 7 vittorie e 3 sconfitte, ma soprattutto l’aver convinto anche i piu’ scettici che questo eterogeneo manipolo di cestisti poteva veramente produrre della buona pallacanestro.
L’ultima perla stagionale e’ arrivata in terra senese, in quel PalaEstra che 7 anni or sono salutava Trieste dalla serie A e che ora la vede orgogliosamente rivendicare la propria timida esistenza in quella DNA che proprio non corrisponde alla storia cestistica cittadina; un ultimo quarto con la freccia del sorpasso a velocita’ doppia di Simeoli e soci, la verve dei soliti noti Ruzzier e Mastrangelo a servizio dei solidissimi Moruzzi e Gandini, e l’Acegas che consolida il primato.
Senza farci fuorviare da risultati sportivi e consci di un valore effettivo del gruppo di coach Dalmasson, ora la domanda sorge spontanea alla luce di un quid che manca per competere ad altissimo livello: merita acquistare un top player e realmente puntare alla Legadue sul campo o fare cassa per arrivarci d’ufficio?
Perche’ parliamo di paradossi: semplice, il motivo risiede nella reale valutazione d’insieme e nella disponibilita’ societaria: la Pallacanestro Trieste 2004 ha un extra budget gia’ stimato per affrontare la prossima stagione nel campionato al piano superiore, il gruppo attualmente primo nella Division della DNA ha dimostrato di essere compatto e ben strutturato per la categoria. Obiettivamente se noi ipotizzassimo un acquisto sotto l’albero, magari di livello assoluto, non e’ blasfemia poter affermare che ci sarebbero i motivi per credere in un assalto alla promozione sul campo. Perche’ nulla di tutto cio’ verra’ fatto? Perche’ credere nel numero secco al Casino’ e’ estremamente affascinante ed adrenalinico, ma ponderare in virtu’ di quello che sara’ la prossima stagione, forse e’ piu’ saggio.
Intanto godere questo momento e’ legittimo e giusto, il vasto popolo di appassionati giuliani ha decretato senza mezzi termini il roster di capitan Moruzzi il migliore degli ultimi anni e il gioco come il piu’ convincente; ora la trasferta di Treviglio sara’ l’ennesima prova del nove, ed e’ per questo che la societa’ sta facendo un ulteriore sforzo per portare tifosi al seguito, qualcosa che sarebbe una piacevole novita’ rispetto ad un recente passato privo di calore “da trasferta”.
Raffaele Baldini (www.cinquealto.wordpress.com)
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