Societa’ e Comune tempestivi, si lavora per “casa Acegas”

 

Con la morte nel cuore e con il silenzio di chi non condivide retoriche del giorno dopo, il crudo rientro alla quotidianita’, dopo il tragico incidente avvenuto al PalaTrieste per l’allestimento del palco di Jovanotti, lascia come eredita’ una struttura sotto sequestro per 40-50 giorni ipotizzabili e quindi la necessita’ dei fruitori di trovare una sede alternativa per la Pallacanestro Trieste 2004 in vista delle prossime settimane, se non anche per piu’ tempo.

Dalle 8.00 di questa mattina la macchina organizzativa si e’ messa in moto, da una parte la societa’ per conto del GM Dario Bocchini e del Segretario Generale Maurizio Modolo e dall’altra il Comune di Trieste con la grande disponibilita’ dell’assessore Emiliano Edera, riuniti attorno ad un tavolo per aprire una trattativa rapida ma che accontenti addetti ai lavori e appassionati, per dare una “casa” temporanea all’Acegas Aps, in un momento della stagione sportiva di grande importanza; infatti, al di la’ poi della pausa invernale e della prossima trasferta a Trento, tutta l’attenzione e’ focalizzata sul grandissimo big match fra Trieste e Omegna che avverra’ il 22 Dicembre.

Le opzioni credibili e forse uniche percorribili sono quelle del Pala Chiarbola, storico restaurato palazzetto dello sport cittadino teatro di grandi imprese prima con l’Hurlingham di Laurel e poi con la Stefanel di Dino Meneghin, o il Pala Azzurri d’Italia (Pala Calvola), nuova struttura ben conosciuta dagli U19 di Stefano Comuzzo. Onestamente, portando un’opinione personalissima ma figlia di un ragionamento logico, pensare che il Pala Azzurri d’Italia possa assurgere a sede della mega sfida contro Omegna e’ un po’ utopico, calcolando che la struttura tiene 1.100-1.200 posti (bisognerebbe poi vedere se questi non subiscano anche un ridimensionamento per ordini di sicurezza) a fronte di un bacino d’utenza medio al Palatrieste di 1.700-1.800 spettatori (volendo quindi dribblare il surplus derivante dal maggior appeal del match); in piu’ la logistica derivante da viabilita’, parcheggi, ecc. non e’ all’altezza di un evento del genere.

Il Pala Chiarbola forse non e’ l’ideale per alcuni aspetti, vedi le profondita’ ottiche un po’ distorte rispetto ai consueti palazzetti (problema per i giocatori) o il decentramento delle curve, ma sarebbe certamente piu’ digeribile dal nutrito gruppo di tifosi, potendo ospitare 2.400-2.500 persone, aprendo uno squarcio romantico per i meno giovani… siamo certi che qualcuno non resisterebbe a provare una volta ancora gli alti e freddi gradoni della curva che scaldava i cuori negli anni ’80.

Sicuramente saranno giorni molto intensi e frenetici, il tempo a disposizione e’ poco e spostare il carrozzone cestistico comporta non pochi aspetti da valutare; intanto basilare sara’ trovare la sede, poi tutto il resto…

Raffaele Baldini (www.cinquealto.wordpress.com)

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