ACEGAS TRIESTE – PAFFONI OMEGNA 62-70

Masciadri MVP

Ha vinto la squadra piu’ forte, la capoclassifica Omegna che a Trieste sublima il cinismo dei forti, approcciando bene all’incontro e poi attendendo il finale per sferrare lo spietato attacco; l’Acegas Trieste invece e’ stata tutto il resto, avanti per buona parte del match, orgogliosa ma con la coperta corta gli ultimi quattro minuti. Quintetto base Acegas con Carra, Zaccariello, Moruzzi, Ferraro e Gandini, risponde coach De Lorenzo con Bertolazzi, Raspino, Saccaggi, Casadei e Masciadri; ottimo inizio di Omegna, non sazia del suo primato assoluto: servizi al bacio in area pitturata e transizioni veloci fanno male a Trieste nei primi tre minuti di partita, coach Dalmasson costretto ad un time out riparatore sul 4-9. Parte centrale del quarto che registra la prepotenza tecnica di Casadei (6 pt.) per Omegna, ma l’Acegas rimane attaccata con i due ex Carra e Zaccariello, scaltri a trovare anche soluzioni da sotto canestro; sorpasso con una preghiera dagli otto metri di Ferraro (14-12), e ottima conversione di Maganza su rimbalzo offensivo, questa volta e’ coach Di Lorenzo a chiamare time out. Finale di prima frazione con l’Acegas a comandare 19-15, frutto di buone soluzioni nel gioco corale offensivo giuliano contro la perfetta esecuzione per liberare uomini vicino a canestro di Omegna.

Massimo vantaggio interno alla ripresa delle ostilita’ (25-16), Trieste e’ decisamente piu’ reattiva e il giovane Ruzzier incanta per visione di gioco, i biancoverdi balbettano offensivamente senza troppa convinzione; difese piu’ accondiscendenti e tiri non contestati riportano a contatto gli ospiti (28-24) grazie ad una buona vena balistica di Masciadri, ma la presenza di Luca Gandini sotto le plance garantisce punti e inerzia, nuovo allungo dei triestini sul 34-26; il primo passo di Raspino (7 pt.) e’ illegale per la difesa Acegas, tanto da mandare i suoi all’intervallo sotto di 4 punti sul 36-32.

Luca Gandini comincia come aveva lasciato i primi venti minuti, presenza a rimbalzo offensivo e precisione nelle conclusioni, ma Omegna mette la freccia del sorpasso con Bertolazzi in entrata (40-41); terzo fallo pesante di Ruzzier, tecnico per aver mantenuto la palla dopo un canestro a Zaccariello (roba da puristi della classe arbitrale) e la partita si mantiene in equilibrio: 47-47. Terza frazione di pallacanestro non indimenticabile, il vantaggio triestino di concretizza sempre da secondi e terzi possessi (34-18 per Trieste le carambole), chiude in entrata capitan Moruzzi: 51-47.

Continua la beneficiata Acegas a rimbalzo offensivo, Omegna fatica a tagliare fuori anche le guardie, coach Di Lorenzo costretto a chiamare time out dopo due minuti e mezzo sul 55-49 per non perdere il controllo del match; non c’e’ inerzia, la partita rimane senza padrona e a qualche piccolo allungo dei padroni di casa, fa seguito lo scatto di reni di Omegna: 58-54 a 5’30” dal termine.

Masciadri si mette in cattedra, con una tripla riavvicina i suoi, e con un entrata c’e’ il -1 ospite (60-59), e dopo due liberi di Gandini Bertolazzi mette la tripla della parita’; lo stesso Gandini esce per infortunio nel momento clou, e Omegna dalla lunetta capitalizza falli ingenui dei biancorossi: 62-66 a 1’33” dal termine. Finale da prima della classe, gestione ottimale dei possessi offensivi e passivo addirittura troppo pesante per la storia del match: 62-70 sul tabellone a la Paffoni fa il pieno anche in terra giuliana, contro un’Acegas volitiva ma senza benzina nel finale.

Il migliore: Stefano MASCIADRI (Paffoni Omegna)

Un lusso per la categoria, sembra che giochi con la naturalezza di aspetta il momento opportuno per dare la zampata decisiva; la “doppia-doppia” e il 26 di valutazione e’ addirittura imbarazzante in quanto figlio di una partita senza forzature o quasi e di punti pesantissimi nel finale. Arma totale!

 

Il peggiore: Alfredo MORUZZI (Acegas Trieste)

Giornata no per il capitano Acegas, apparso sotto tono fisicamente, non e’ riuscito a dare un contributo palpabile ne’ offensivamente ne’ difensivamente. Puo’ capitare, ma quasi sempre le sue prestazioni negative coincidono con una minor brillantezza atletica.

 

Arbitri: i sig.ri BIASINI e D’AMATO, voto: 5

Niente da fare, a Trieste risulta veramente difficile vedere buoni arbitraggi, la coppia di questa sera non fa eccezione, molto “compensante” e quindi rea del doppio errore; certi fischi penso non li abbiano capiti neanche loro…

Raffaele Baldini (www.cinquealto.wordpress.com)

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