LA partita, l’ultima chiamata per Trieste per riprendersi il primo posto

 

Ci siamo, poche ore al mercoledì da leoni che attende i baskettari di Trento e Trieste, la sfida che si attendeva da un po’ di tempo, lo scontro diretto fra le regine della Division Nord Est. Una partita che non non ha presupposti identici, la Bitumcalor gioca per dare scacco matto ai giuliani in caso di vittoria, l’Acegas per garantirsi ancora chances in vista della volata finale.

Questa oltre ad essere LA partita è anche una risposta a tanti quesiti: la scelta di coach Dalmasson di lasciare a riposo i tre big ex Omegna Carra-Zaccariello-Ferraro darà i frutti sperati? Il calore del PalaChiarbola sarà incisivo in un turno infrasettimanale? Trento confermerà il trend dei finali incandescenti (due overtime su due nelle ultime uscite)? La difesa di Trieste o il talento offensivo di Trento?

Insomma, tanta carne al fuoco, un piatto appetitoso da consumarsi in quaranta minuti di fuoco; la partita dell’andata, conclusasi sul65 a63, aveva lasciato strascichi dal punto di vista disciplinare con diverse squalifiche in casa Acegas per un finale caldo non particolarmente gradito ai giuliani nei confronti delle scelte arbitrali.

Sul fronte prettamente tecnico alcune sfide sono veramente intriganti, prima fra tutte, mi si concederà questa campanilistica gerarchia, il duello a distanza fra due gioiellini triestini, Michele Ruzzier e Marco Spanghero; con tutta probabilità non ci sarà la marcatura diretta, resta da vedere se prevarrà la leadership acquisita del primo o l’estro cestistico del secondo.

Anche in area pitturata scontro a cinque stelle, fra il più tecnico lungo della categoria Marco Pazzi, capace di tirare con il 43% da tre punti in una stagione strepitosa, e il miglior difensore di reparto, Luca Gandini, con il probabile terzo incomodo, Marco Maganza, in forma come non mai.

Di categoria superiore la pallacanestro di Forray e Carra, sempre che il secondo si presenti in condizioni fisiche accettabili,  sfida fra “vecchie volpi” fra Santarossa e Zaccariello.

Di norma,  quando il “face-to-face” non presenta squilibri sensibili, la partita potrebbe venir decisa da insospettabili, o comunque quelli agenti fuori dai riflettori, da Moruzzi; Ferraro o Mastrangelo per Trieste a Conte, Negri o Pascolo per i trentini, oppure da logiche di squadra, quali per esempio la maggior solidità difensiva dei padroni di casa, o il motore offensivo a tutti cilindri della Bitumcalor, secondo solo ad Omegna in tutta la DNA.

Ultimi due aspetti da considerare: aspetto psicologico, nettamente a favore dei bianconeri di coach Buscaglia, nella condizione di poter perdere senza veder svilite le proprie velleità, una sconfitta in quel di Trieste potrebbe benissimo essere “riparata” il turno successivo in casa contro Firenze, confidando nell’impresa improba dei giuliani di violare il campo di Omegna. Aspetto ambientale, decisamente il PalaChiarbola ha dimostrato di essere un fattore, il “catino” gremito in ogni ordine di posto crea calore, la curva cresce di numero e decibel,  non è difficile prevedere l’apice stagionale di trasporto…

LA partita, per caratteristiche e posta in palio, evento da non perdere, palla a due alle ore 20.30, arbitrerà il match la coppia Capurro Michele e D’Amato Alex.

Raffaele Baldini (www.cinquealto.wordpress.com)

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