Pezzo scritto per “L’Adige” di Trento

ACEGAS TRIESTE – BITUMCALOR TRENTO 91-60

L’arrocco di coach Dalmasson e dell’Acegas Trieste con il rientro del trio ex Omegna Carra-Zaccariello-Ferraro mortifica il tentativo di scacco al primo posto trentino, in una partita oggettivamente durata il tempo del primo quarto, con una Bitumcalor spettatrice non pagante di una sfida importante, con i soli Negri e Spanghero a meritare la sufficienza. Inizio di partita con la chiara indicazione di coach Buscaglia ai suoi di attaccare l’area pitturata, entrambe la squadre poco fluide offensivamente, vantaggio trentino con gita di Negri in lunetta sul 3-6; comode soluzioni offerte dai giuliani a Trento che ne beneficia, anche grazie al solito ispirato Pazzi, prendendo un minimo vantaggio sul 11-15 a 3 minuti dal termine della prima frazione; Negri crea gioco con ottime iniziative nell’uno contro uno, non sfruttando appieno il vantaggio tecnico causa un inusuale 3/6 dalla lunetta, sul fronte Acegas il solo capitan Moruzzi tiene a galla i suoi con 9 pt., fine quarto 18-18. Scossa triestina ad inizio frazione, 7 a 0 di parziale con tripla di Carra che sveglia il PalaChiarbola, limato da un punto dalla linea della carita’ di Negri, partita sospesa temporaneamente per un malore all’ufficiale di campo, subito ripresasi; emorragia trentina interrotta da un’entrata di Pazzi, ma il Maganza rigenerato di queste settimane e una tripla di Zaccariello lanciano l’Acegas al massimo vantaggio sul 33-21. La difesa giuliana e’ un rebus per l’attacco della Bitumcalor, troppo legato alle estemporanee iniziative dei singoli, momento magico per le educate mani dei biancorossi che segnano anche da casa propria: 41-21 a 4 minuti dall’intervallo; accenno di “box and one” proposta da Buscaglia con sorvegliato speciale Moruzzi, Trento non segna piu’ (2/15 dal campo in dieci minuti) e se possibile difende meno, Carra e soci banchettano chiudendo un quarto (e forse una partita) senza storia: 49-24 con parziale del quarto di 31-6. Piccolo sussulto d’orgoglio della Bitumcalor ad inizio frazione, sempre con Negri a menare le danze, anche se il canovaccio della partita non sembra cambiare, con inerzia totalmente a favore di Trieste; 56-35 dopo 5 minuti. La soluzione con i due lunghi di coach Dalmasson accentua l’asfittica serata offensiva di Trento, e se gli stessi Gandini e Maganza poi dominano in attacco, e’ segno che per i bianconeri l’unica soluzione potrebbe essere la doccia di fine partita. Chiusura del terzo quarto con il quarto fallo di Santarossa, due liberi di Ferraro e Acegas avanti 65-41. Marco Spanghero da triestino orgoglioso non ci sta e infila due triple che se non cambiano la sostanza costringono al time out coach Dalmasson dopo 1’22” di gioco sul 67-47; l’Acegas sembra aver troppo presto mollato il piede dall’acceleratore, un canestro di Santarossa porta sul -16 Trento: 67-51, massimo sforzo prima del nuovo riallungo giuliano con Carra protagonista: 73-51. Ultimi quattro minuti per l’archivio statistico, i bianconeri di Buscaglia continuano ad attaccare il canestro in cerca perlomeno di punti dalla lunetta, patto di non belligeranza che Trieste gradisce chiudendo la sfida in tranquillita’ e ampliando il divario, mettendo tutti a referto, 91-60 sulla sirena. Il primato e’ perso in un mercoledi da dimenticare ma la sensazione e’ che gia’ domenica le cose potrebbero cambiare, Firenze permettendo.

Raffaele Baldini

Una replica a “Acegas rullo compressore, Trento dura un quarto…e’ primato!”

  1. Avatar Francesco
    Francesco

    Bel pezzo come al solito, magari avrei evitato la parola “emorragia” subito dopo il malore dell’ufficiale di campo, sembravano collegate e ho preso un colpo… 😀
    Scherzo.

    Francesco da Ruvo di Puglia.

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