Una Recanati Train(i)ata dalla storia

 

30.04.12, e’ questa la data che rimarra’ comunque un’indelebile effigie nella storia di Recanati, cioe’ il massimo risultato cestistico raggiunto in trent’anni di storia, con una precisione svizzera visto che proprio il 30 Aprile del 1982 e’ stata fondata l’ U.S. Recanati “La Fortezza”.

Quindi la sfida play off contro Capo d’Orlando non poteva avere un epilogo cosi “segnato” dal destino, una gara 3 vinta per 88-76 alla fine di un match molto intenso, una “bella” strappata con la forza grazie ad un’ennesima prova monstre di Andrea Traini, play tascabile di scuola Pesaro capace di segnare 28 punti con 9/13 dal campo, 10 falli subiti e 38 di valutazione. Ricordiamo che l’imberbe virgulto ne aveva piazzati 34 con 12 falli subiti e un illegale 53 di valutazione nella gara 1 vinta dai suoi per 100-99 ai supplementari, per prendersi una giornata in ufficio in gara 2 (12 punti e 26 di valutazione ndr.); dire che Traini sia il giocatore chiave sembrerebbe una banalita’, pero’ e’ chiaro che il talento gia’ visto alle finali U19 lo scorso anno (anche contro Trieste), da segnali forti di cestista fuori categoria, un bel modo per coach Piero Coen di “depistare” le avversarie su ulteriori complementi di rilievo, Evangelisti su tutti, leader indiscusso stagionale.

In sede di pronostico il sottoscritto ha dato prova del perche’ la SNAI e’ un’azienda in continua espansione, ciccando completamente avendo ipotizzato la vittoria di Capo d’Orlando, squadra a mio inutile parere con un mix di esperienza e talento che poteva ambire al salto di categoria e che con questa uscita di scena, puo’ registrare una stagione fallimentare.

In tre partite vince la piu’ forte, e La Fortezza Recanati e’ stata tale, caricata dal proprio pubblico nelle sfide decisive casalinghe, ha saputo anche soffrire per poi dare la zampata decisiva, segnale questo di compagine dal gran carattere e dalla guida sicura del suo timoniere, coach Coen.

Perche’ Trieste deve preoccuparsi di Recanati?

Basterebbe fare un flashback, ricordare forse il piu’ adrenalinico match stagionale con la vittoria clamorosa al PalaChiarbola contro Chiarello e soci frutto di due pennellate di Marco Carra da tre punti, l’ultima a fil di sirena, da casa sua; analizzando il match “post-sbornia” finale, si puo’ dire chiaramente che Recanati ha messo in scacco l’Acegas per 39 minuti e rotti, pur avendo Evangelisti ai box e Traini in fase di ambientamento. Il termine piu’ corretto, preso a prestito da un forumista, per descrivere la squadra di Coen e’ scorbutica, cioe’ una macchina in cui e’ difficile leggere le “istruzioni”, che presenta molti coni d’ombra nelle chiavi tattiche.

In piu’ i giallo-neri arrivano forti mentalmente e carichi a molla, una vittoria in un turno tirato di play off genera autostima, e il traguardo storico raggiunto regala serenita’, che e’ la miglior compagna per prestazioni di rilievo.

L’Acegas Trieste pero’ ha lavorato bene, a differenza di quella sfida di campionato arriva con tutti a posto fisicamente (scongiuri dovuti per questi giorni restanti), rigenerati da una preparazione ad hoc e oliati nei meccanismi offensivi; Carra e soci avranno il caldo pubblico del PalaTrieste dalla propria parte, previsto in gran numero e, se i presupposti sono quelli della sfida contro Matera, allora la spinta ci sara’ e potra’ essere decisiva. A tal proposito e’ prevista un’ulteriore sorpresa per colorare gli spalti della struttura di Via Flavia, ma ci sara’ tempo per svelare l’iniziativa…

Come sempre nelle serie a tre partite, la chiave normalmente risiede in gara 1, quella per cui i favoriti e padroni di casa arrivano alla sfida dopo tre settimane di mancanza di ritmo partita e con la pressione sulle spalle e gli avversari con il fardello leggero di chi ha solo che da guadagnare; se la sfida inaugurale conferma il pronostico, allora tutto si ribalta, la chiave psicologica porta a chi e’ in vantaggio la tranquillita’ di avere due match-ball, consci di aver fatto scendere uno scimmione dalla spalla pesante; 05.05.12, Recanati vuole aggiornare la storia, Trieste vuol provare a materializzare un sogno di rinascita.

Raffaele Baldini (www.cinquealto.wordpress.com)

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