Dario Bocchini: “stiamo lavorando, ma prima di tutto il bilancio”

 

Dario Bocchini, una stagione esaltante fino a questo punto, Recanati alle porte…contento o meno dell’avversaria e quali insidie si celano dietro Traini e soci?

Incontriamo la squadra che piu’ ci ha messo in difficolta’ fra le mura amiche (Omegna a parte), partita risolta da una magia di Carra nel finale; fantasia e soluzioni tattiche differenti sono i punti di forza di Recanati, capace anche di avere buona incidenza dalla panchina, indubbiamente una compagine da prendere con le molle.

La domanda di prammatica sul divenire (vedi play off) in realta’ e’ gia’ “archivio” se consideriamo la forma mentis di un GM, proiettato gia’ da marzo-aprile alla stagione successiva; in virtu’ delle vicissitudini occorse alla Pallacanestro Trieste 2004 in questa stagione, e’ possibile fare una programmazione?

Stiamo lavorando subliminalmente per questioni scaramantiche, per cui le operazioni vengono celate per salvaguardare anche il momento delicato attuale. E’ normale per lavorare bene  partire per tempo, anche se con il chiaro denominatore comune, cioe’ quello relativo al budget, visto che per quello che concerne i giocatori stiamo godendo dei nostri attuali protagonisti stagionali.

Onesto, se possibile, il grado di ottimismo sul futuro della pallacanestro in citta’, tende al sereno o meno?

La societa’ e la squadra stanno facendo grandi cose, le vicissitudini negative che hanno colpito altri sport impongono come dovere morale ma anche come pungolo il proporsi da societa’ trainante regionale, avendo un supporto della Regione stessa (come e’ sempre stato fatto), vivendo la logica ciclica di esistenza sportiva, e’ stato cosi per Udine, Gorizia e adesso a noi.

Simuliamo di trovarci davanti alla sua scrivania con dinnanzi: ipotesi A Lagadue e ipotesi B DNA, come si muove a seconda dei casi?

Visti i momenti attuali non posso scindere il discorso, e saro’ ripetitivo: creare un budget credibile e’ il vero e proprio imperativo, e poi studiare il modo di ottimizzare costi e ricavi, sia nel caso di Legadue che nel caso di DNA, ovviamente con obiettivi diversi a seconda delle cifre e della categoria.

Se il futuro percorre strade gia’ battute in precedenza, e’ plausibile ipotizzare diverse squadre fra serie A e Legadue che non avranno la possibilita’ di iscriversi ai rispettivi campionati?; questo potrebbe significare l’inserimento di diverse squadre di DNA al piano di sopra, a prescindere dai tre posti a disposizione?

Credo proprio di si, la triste situazione di molte realta’ nell’Italia del basket disegna dei preoccupanti scenari, con societa’ in crisi di identita’ e di programmi;  e da questi presupposti che noi cerchiamo di porre in cima ai nostri pensieri l’accortezza e l’utilizzo proficuo del budget, l’unica via alla sussistenza sportiva.

Anno non facile questo in Pallacanestro Trieste 2004, fra ambientamento e problematiche di varia natura; bilancio personale di questa stagione?

Positivo, essere profeti in patria e’ sempre molto difficile, pero’ ci sono dei risultati tangibili, merito anche di tutto lo staff,  che sono motivo di soddisfazione; ovviamente, dopo 10 anni e il rientro a casa, dopo un anno di ambientamento, auspicabile sarebbe avere il tempo per pianificare un progetto a medio-lungo termine.

Il futuro, quello immediato di gara 1 contro Recanati: se non sbaglio al societa’ si sta muovendo per colorare la tribune del Palatrieste…

Si, abbiamo varato una bella iniziativa avendo preposto 500 magliette con la scritta “’demo muli”, il motto gridato da Innocenzo Ferraro dopo aver battuto Matera; il costo della maglietta e’ di 5 euro e il ricavato verra’ devoluto in beneficenza, un gran bel motivo per acquistarle e colorare le tribune di bianco-rosso sabato sera!

Prossimo anno saldo in sella della Pallacanestro Trieste 2004, o sirene depistanti….?

A parte il mio anno di contratto anche per la prossima stagione, da triestino il mio augurio e’ di continuare a lavorare per un progetto nella mia citta’, ma il mio mestiere come molti dicono e’ una porta girevole d’albergo….

Raffaele Baldini (www.cinquealto.wordpress.com)

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