La spesa è conclusa, nessun botto ma neanche roba da discount
E’ ufficialmente chiuso il mercato dell’Acegas Aps per la stagione 2012/13, un percorso ad ostacoli che è partito senza reale GM (Dario Bocchini sollevato dall’incarico prima della campagna acquisti), delegando la “patata bollente” al coach Eugenio Dalmasson e all’ad Fulvio Degrassi.
L’impressione fra gli operatori di mercato e sondando il terreno è che il duo sopra citato ha dovuto lavorare con budget che ha cambiato l’entità come le vallette cambiano d’abito a Sanremo, fra mezze promesse economiche ed una certezza (Acegas Aps), e figure ad intermittenza (ad oggi ancora Paolo Francia non è entrato in società, si parla di settembre, forse..); il tutto reso più difficile da logiche di mercato molto particolari figlie del momento storico in cui versa la pallacanestro italiana.
La scelta più dolorosa è stata senz’altro dover salutare molti protagonisti della passata stagione vincente, Ferraro, Zaccariello, Moruzzi, Maganza, Scutiero, Zecchin, Bonetta sono giocatori che nella logica del basket professionistico di Legadue sarebbero costati troppo per le casse giuliane, e la piazza ha dovuto digerire il più amaro dei bocconi.
Per il resto che mercato è stato quello della Pallacanestro Trieste 2004?
Secondo il mio modesto parere è stata una spesa accorta, un mix fra certezze e scommesse, con il comun denominatore di atleti dediti al lavoro e alle poche chiacchiere, insomma niente elementi destabilizzanti. La scelta degli “stranieri” Jobey Thomas e Brandon Brown rientra nella serie dei “money in the Bank”, cestisti che conoscono bene il nostro campionato e che parlano italiano, punti nelle mani e pericolosità dal perimetro per quanto riguarda il primo; certo, magari nella logica del roster un po’ di versatilità in più da parte della guardia sarebbe stata gradita, tant’è che Thomas è un lusso per la categoria.
Sull’asse Trieste-Milano forse l’offerta più allettante: Ariel Filloy e Nikita Mescheriakov; il primo, già a Pistoia in Legadue con ottimi rendimenti arriva a Trieste con la “garra” dell’argentino che ha voglia di giocare dopo un anno in naftalina, playmaker capace di crearsi un tiro dal palleggio, buon penetratore e ruvido all’occorrenza; purtroppo molto simile a Ruzzier, in teoria il giovane titolare, ma come si suol dire, se un cestista ha pallacanestro nelle mani, il ruolo non sarà un problema. “Nikita”, un nome che fa già idolo nella tifoseria, era in prova ed ha convinto in metà del tempo, arrivato da un’università seria come Wake Forest, ala dotata di ottima tecnica (e un enciclopedico semi gancio mancino), buona mano da fuori e propensione a rimbalzo, lui probabilmente rappresenta la variabile impazzita dell’Acegas 2012/13, se funzionerà lui Trieste potrebbe fare il salto di qualità…
Proseguiamo con l’ usato sicuro, Marco Carra in particolare è uomo navigato nei mari tempestosi della Legadue, destreggiandosi sempre con discreta familiarità; Luca Gandini è esordiente ma incarna caratteristiche per cui si può già scommettere di avere un elemento di rendimento; qualora infatti incorresse in difficoltà offensive insite nell’innalzamento del valore degli avversari, il suo bagaglio difensivo bilancerebbe tali deficienze.
A seguire il macro gruppone della scommesse, a partire dal sopra citato giovane Michele Ruzzier in un ruolo di personalità come quello del regista, passando per i due virgulti provenienti dalla Stella Azzurra Roma Bruno Ondo Mengue e Abder Kader Fall, atleti notevoli da modellare sapientemente al giuoco del basket, ad uno dei pochi confermati Daniele Mastrangelo (fra l’altro al rientro da un serio infortunio), e per finire con Emanuele Urbani, Stefano Tonut e tutta la miglior gioventù.
A conti fatti la piazza, svegliata sudata e di soprassalto dalla doccia fredda del sogno infranto Marko Milic, sembra gradire le mosse di mercato societarie, l’entusiasmo per la promozione in Legadue genera indubbia adrenalina e lo scandire del tempo che divide l’Acegas Aps dal primo impegno ufficiale in Coppa Italia contro Verona sembra diventare ogni giorno più snervante.
Raffaele Baldini (www.cinquealto.wordpress.com)
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