La solita storia senza lieto fine, Acegas ottima ma perdente a Trento

BITUMCALOR TRENTO – ACEGAS APS TRIESTE 84-79

benzinaAncora una volta un film gia’ visto, con Trieste e far paura alle piu’ forti avversarie e che a pochi metri dal traguardo inciampa inesorabilmente, lasciando alla Bitumcalor Trento il piu’ utile dei successi in chiave play off. Quintetto base proposto da coach Buscaglia con Forray, Umeh, Elder, Dordei e Garri, risponde Dalmasson con Filloy, Carra, Mengue, Diviach e Gandini; drammatico inizio giuliano che in pochi secondi annovera una palla persa e 5 punti subiti dalla coppia di coloured trentina, shock mitigato dal canestro di Carra in penetrazione. Buon dialogo fra Filloy e Gandini, Trieste collassa bene in difesa e concede qualche tiro da tre punti con discreti dividendi, vantaggio giuliano sul 7-8; ingresso pugnace in partita di Mescheriakov, cinque punti in un amen e Acegas che prende coraggio anche per la fase difensiva, da sempre un marchio di fabbrica delle squadre dalmassoniane: 13-17. La Bitumcalor tira molto male ma ha tanta presenza in area pitturata, diversi secondi possessi mantengono la compagine di casa in partita, Dordei sugli scudi con 6 punti; un’ingenuita’ del triestino Spanghero su tripla di Filloy regala punti dalla linea della carita’ a Trieste che chiude il quarto sul +5, 17-22. Conte scalda la mano ad inizio seconda frazione, mentre Diviach si intestardisce in azioni solitarie contro B.J. Elder, inevitabile cambio punitivo di Dalmasson e recupero con vantaggio trentino 23-22; non c’e’ pericolosita’ offensiva per gli ospiti senza Filloy in campo, tegola pesantissima causa terzo fallo fischiato a Mescheriakov. Classico tiro “alla Spanghero” con arresto e tiro da tre punti in transizione rapida, momento di basket con “squadre allungate” e ne giova la miglior caratura tecnica trentina, 30-26; quando la difesa triestina cala l’intensita’ le gambe esplosive di Umeh e Elder fanno al differenza, tanto da mettere in partita anche i compagni. Finale di quarto con sensibile frenata ospite, Ruzzier e Diviach sono impalpabili e naturale coperta cortissima a disposizione di Dalmasson, nonostante tutto abbiamo a tutti gli effetti ancora una partita sul 40-35 alla sirena del ventesimo minuto. Rebus irrisolto le penetrazioni di Umeh, ma ancor piu’ sanguinose le amnesie a rimbalzo, esegue Dordei: 48-39 e inerzia evidente che prende la strada di Trento. Momento con orrori cestistici da ambo le parti, Acegas dimostra come sempre di non cedere al primo urto trentino, parzialino di 0-6 che costringe al time out coach Buscaglia (48-45).  Spanghero va in confusione e Tonut entra in partita per il -1, la Bitumcalor fa tanta fatica a trovare fluidita’ offensiva e il terzo quarto si chiude sull’ennesima correzione di un “totale” Dordei e di un beneficiato Umeh che castiga l’ingenuita’ triestina colta in infrazione: 59-55.  Umeh e’ un giocatore di una pulizia e solidita’ di altissimo livello, nuovo viatico per il break dei padroni di casa e +9 in un amen; Stefano Tonut come mai si e’ visto per scioltezza e produttivita’ offensiva, addirittura con schiacciata rida’ colore ai suoi, assieme a Michele Ruzzier: 66-62. Pioggia di triple dei coloured di casa, Umeh chiama e Elder risponde, anche se per contro Trieste sembra trovare diverse soluzioni in attacco, con l’apporto di Gandini in area pitturata, 72-68 a 6 minuti dal termine; bastano pochi minuti di panchina di Umeh per mandare fuori giri la squadra trentina, e Gandini in entrata per il -2. La solita benzina che inevitabilmente entra in riserva per Trieste, la Bitumcalor giustamente sfrutta l’occasione anche mettendo in bonus gli avversari e andando in lunetta con continuita’: 78-72 a tre minuti dalla fine. Quinto fallo di Gandini e titoli di coda avviati sull’errore da tre punti di Carra, vince Trento per 84-79, ottavo posto raggiunto in coabitazione con Scafati, mentre l’Acegas Trieste inanella l’ennesima sconfitta “con complimenti per la trasmissione”, un leit motiv che non rende merito ad un gruppo che sta continuando a stupire per rendimento.

 

Il migliore: M. Umeh (BITUMCALOR Trento)

Un giocatore bello e fatto per la serie A, tanto talento con fosforo su un campo di basket, il ragazzino imberbe di inizio stagione ha costruito durante l’anno una solidita’ che fa leadership. Iradiddio.

Il peggiore: M. Diviach (ACEGAS Trieste)

La sua indubbia eleganza nel giocare a pallacanestro spesso lo fanno sconfinare in leggerezza e superficialita’ (con dosi di lentezza eccessiva); diversi errori banali, anche da sotto, e una difesa non sempre indimenticabile fanno della sua prestazione una insufficienza chiara, pur risultando la prima uscita negativa in maglia Acegas.

Raffaele Baldini (www.cinquealto.wordpress.com)

Pubblicato il aprile 20, 2013 su HighFive, News. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.

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