Trieste è tosta da matti, la Virtus vince ma con sofferenza

Arduo il compito dell’Allianz Trieste per uscire da una crisi che l’ha portata a 6 sconfitte consecutive: di fronte i Campioni d’Italia della Segafredo Bologna, rinforzati in corso d’opera con grandi firme, Hackett e Shengelia su tutti. I padroni di casa non potranno ancora far esordire il neo arrivato Jason Clarke, a disposizione dalla trasferta di Reggio Emilia.

Parte fortissimo la compagine allenata da coach Scariolo, ogni tiro un canestro e si materializza il vantaggio esterno: 4-8 con canestro di Weems dall’arco. Difendono aggressive le “Vù-nere” sugli esterni giuliani, viatico al primo break marchiato Cordinier-Weems: 4-16 a time out coach Ciani. Anche Jaiteh partecipa al banchetto del Dome segnando facili canestri da sotto misura su imbeccate dei compagni; primo quarto di dominio assoluto virtussino, in ogni reparto e con produzione di tutti gli effettivi. Il primo quarto più incisivo della stagione (o quasi) per Hackett e soci si conclude con un emblematico 16-34 su canestro di Mannion. Novità in casa giuliana con Banks in cabina di regia, già peraltro “asfissiato” dalle difese di Cordinier e Pajola; l’allungo e perentorio e di ottima fattura, la Segafredo si diverte con un direttore d’orchestra che sguazza in queste situazioni, Milos Teodosic. Tocca anche il +21 la squadra ospite, l’autostima già bassa dei triestini tocca picchi negativi da speleologia; logica conseguenza tanti errori in casa Allianz e un punteggio che non sposta l’inerzia del match. La “nuova” versione difensiva della Segafredo è tanta roba, l’attacco è semplicemente la messa in ritmo di quello che si è costruito in difesa: 27-48. Piccola scossa dei padroni di casa con la doppia tripla di Grazulis e Banks, interrotta dal time out di coach Scariolo. Primo momento anche di difesa aggressiva in casa Trieste, per un piccola limatura del gap prima dell’intervallo: 40-54.

Weems è in quei momenti in cui ogni pallone che tocca lo trasforma in oro; un pò come Banks dalla parte opposta, ma con meno opportunità comode. Marco Delia converte interessanti palloni profondi in area pitturata, l’Allianz ha una faccia diversa delle prime battute, ma viene sempre respinta da Cordinier e soci: 49-64. Ancora e sempre Weems, una macchina dall’arco senza macchia: 4/4 e 14 punti in 12 minuti. Alcune buone difese dei padroni di casa accendono il Dome per un minimo riavvicinamento: 61-71 con “coast to coast” di Konate. Cambia la partita, un vento forte di Bora soffia alle spalle di Grazulis e soci, terza frazione chiusa sul 64-73. Teodosic fa due tentativi prima di mettere la tripla per sbollentare gli animi giuliani, massimo sforzo dei padroni di casa circoscritto a 8 minuti dal termine. Grazulis e Banks non ammainano bandiera bianca, colpendo da più parti senza soluzione di continuità: 71-81. Campogrande dall’arco, poi Banks e infine Davis per il clamoroso -4 a 3 minuti e 44″ dalla fine. Grande finale, con attori protagonisti di alto livello, Banks da una parte e mezza Virtus dall’altra (soprattutto Cordinier e Jaiteh); l’Allianz ci prova fino all’ultimo ma la Segafredo impone la maggior classe ed esperienza conducendo in porto la sfida: 81-92 il finale, ma Trieste si è data una risposta convincente.

Raffaele Baldini

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Pubblicato il aprile 2, 2022 su HighFive. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.

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