Le chiavi contro i Campioni d’Italia: leggerezza e pazienza, l’apporto dei “lunghi”

Ci sono quelle partite in cui l’analista-video disegna sul proprio volto un sorrisetto ironico: cercare i punti deboli alla Segafredo Bologna è compito arduo, soprattutto se si vanno a scandagliare le caratteristiche intrinseche dei singoli giocatori. Meglio speculare sulle eventuali amnesie/pause degli uomini di coach Scariolo durante il match, perché ci sono state nell’arco della stagione regolare.

Leggerezza

Esattamente come contro Milano, Trieste non deve cercare contro la Virtus Bologna la chiave per aprire la porta delle “redenzione”, bensì deve trovare il percorso che la porterà ad essere di fronte alla porta giusta. Il match contro la Segafredo è un ottimo motivo per testare il processo di coesione del gruppo, la solidità di un patto non scritto fra gli attori protagonisti, tutto fatto con grande serenità, quella che non obbliga al risultato pieno (vedi match contro la Fortitudo). La “testa sgombra” vista a Milano ha regalato buon basket, ovviamente abbinata alla volontà di stupire, perché con il comodo obiettivo salvezza ha ammansito il famelico gruppo del girone di andata.

Incisività dei lunghi

La Virtus Bologna non è impeccabile nella difesa del ferro, anche se l’aspetto della metà campo di fatica sta registrando miglioramenti. Diverse amnesie a rimbalzo, concedono qualche possibile secondo possesso, sempre che Grazulis e soci approfittino della situazione. Anche nella difesa sull’attaccante spalle a canestro c’è qualche concessione di troppo; recuperare Sagaba Konate vorrebbe dire investire su una possibile lacuna avversaria.

Pazienza

La storia di questo campionato può far giurisprudenza: la squadra di coach Scariolo difficilmente “ammazza” le partite, vive di folate improvvise ma anche di qualche rallentamento pericoloso. Per questo motivo Cavaliero e soci devono avere tanta pazienza, non farsi trascinare dall’emotività di un parziale subito, ma proseguire del “proprio passo”. Obiettivo è quello di restare più a contatto possibile, per aumentare con l’incedere dei minuti la pressione alle “Vù-nere”.

Raffaele Baldini

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Pubblicato il aprile 2, 2022, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 1 Commento.

  1. Ndemo a vinzer muloni

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