
In tantissimi mi avete chiesto cosa pensassi del nuovo corso con il timoniere esotico proveniente dagli States. Il mio perdurante silenzio è quel tentativo (maldestro) di codificare l’ignoto, quello che destabilizza menti semplici come la mia. Citando però Alan Watts “sostituendo la paura dell’ignoto con la curiosità, si apriamo ad un flusso infinito di possibilità”. Ed è questo che voglio fare, la coerenza di un processo in atto, rivoluzionario, deve fare il suo corso scevro da dietrologie, coach Jamion Christian deve avere la possibilità di operare senza orpelli pesanti che suonano come pregiudizi, luoghi comuni o semplicistiche deduzioni. E’ ovvio che la tanto sbandierata esperienza a livello europeo non c’è, men che meno per la serie A2, ma un grande allenatore è anche quello che, immerso nella nuova realtà, ha la capacità di adattarsi e recepire gli elementi chiave per la sua idea tecnico/tattica. Dal mio personale punto di vista c’è la voglia di vedere qualcosa di nuovo, idee e un’identità per una squadra che deve riacquisire fiducia nella propria gente.
ROSTER
Ho già anticipato le conferme nel roster 2023/23 di Stefano Bossi, Giovanni Vildera e, con mia grossa sorpresa, sembra anche di Lodovico Deangeli. Michele Ruzzier è tentato da Trento, ed è un’occasione difficile da scartare, per una piazza serie e con conclamata solidità nella massima serie; paradossalmente però la differenza la farà il contratto, cifre e durata. Ormai vicinissima la firma di Ariel Filloy, per il quale Trieste avrebbe vinto la concorrenza di una società di serie A, così come quella di Francesco Candussi per il reparto lunghi. Nelle ultime ore sembra concreta la pista che porta a Giancarlo Ferrero, più che bandiera… sindaco varesino, per il quale si è speso anche il popolo lombardo con una petizione popolare che però sembra non aver ammorbidito Luis Scola. E’ chiaro che la differenza la farà il due americano, ormai constato che sia negli spot di guardia e di ala forte. Che squadra si delinea? Esperta, non certo “run and gun” come paventava Michael Arcieri ma di grande solidità e con soggetti dalla grande levatura morale. Per il salto di qualità servirebbe un “top player” italiano da affiancare ai due stranieri, così allora la Pallacanestro Trieste avrebbe le carte in regola per essere considerata una delle favorite al salto di qualità. Non parliamo per favore di “schiacciasassi” o “rullo”, non esistono realtà di questo tipo, la A2 è una jungla, ogni domenica è una battaglia in trincea…se qualcuno pensa che si vince senza alzare la palla a due, ha sbagliato categoria. Un’ultima considerazione, per i più pessimisti: Pistoia non aveva neanche lontanamente il roster più strutturato per salire di categoria…
COMUNICAZIONE
C’è qualcosa invece che non cambia fra due canestri in terra giuliana, l’asciutta e stitica comunicazione in merito alle vicende della prima squadra cittadina. Verso fine luglio si apre una campagna abbonamenti, in cui già vedo verranno consumate parole al miele e accorati appelli al senso di appartenenza. Non è così che funziona signori miei… non convinci la tua gente con un’ultima telefonata quando hai bisogno di numeri perché la festa langue. COINVOLGIMENTO vuol dire render partecipi, vuol dire mantenere un filo diretto continuo, a maggior ragione quando i tifosi sono intristiti in un angolo da una retrocessione che ha mortificato chiunque. Dall’insediamento degli americani, dai primi slanci mediatici ci si sarebbe aspettato un cambio energico di rotta, invece siamo al solito “bollettino” che giustifica un ufficio stampa.
Raffaele Baldini
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