Ci siamo.

Il calendario e la Supercoppa LNP esorcizza l’estate più scioccante degli appassionati di basket triestini, con una retrocessione che neanche il più pessimista dei pessimisti poteva prevedere. Un derby a Cividale contro gli Eagles, e con il roster presumibilmente al completo, successivo alla pesante sconfitta patita dagli uomini di coach Pillastrini al Carnera di Udine contro l’APU per 87 a 62, con un grande ex Trieste Clark da 23 punti.

Istinto e razionalità

Siamo certi che in casa Trieste ci sarà ardore agonistico al top; troppa voglia di giocare, di cogliere i frutti del lavoro svolto e il desiderio di mandare segnali alle concorrenti. Ed è proprio su questo ultimo punto che la squadra di coach Christian dovrà trovare un bilanciamento; di messaggi, subliminali o meno, ne arriveranno lungo tutto l’arco della stagione sulla tratta Trieste-Udine-Cividale, anestetizzarsi a queste provocazioni sportive potrebbe essere un buon viatico a non entrare in un’ansia da prestazione. La stagione sarà molto lunga.

Controllo del ritmo

Soprattutto al PalaGesteco la compagine allenata da coach Pillastrini è insidiosa quando mette il turbo, quando si dispiega in fase offensiva con transizioni rapide, avendo gente che corre bene sui 28 metri di campo. Il clima da bagarre tipo Lignano (con Miani super protagonista), la difesa aggressiva e “sporca” sono il lasciapassare a pericolose accelerazioni, con break possibili. Filloy e soci dovranno essere bravi a controllare il ritmo, imporre il maggior tasso tecnico con lucidità tattica e personalità. In questi campi l’aspetto della gestione tattica è decisivo.

Occhio a Lucio!

Lucio Redivo lo conosciamo, ci ha già fatto male in passato. E’ l’unico terminale offensivo “fuori categoria” per la Gesteco, da fermare ad ogni costo perché, se entra in striscia, può scavare solchi profondi (leggasi triple anche da casa sua). Peraltro è un ottimo motivo per tarare la difesa contro esterni di categoria che, in molte occasioni, sono il valore aggiunto ai roster.

Raffaele Baldini