La Pallacanestro Trieste orfana (momentaneamente) del suo miglior giocatore, Justin Reyes, sfida l’Assigeco Piacenza con in testa tanti pensieri, primo fra tutti quello di scrollarsi di dosso un momento a dir poco complesso figlio di tre sconfitte consecutive.

Piacenza non monetizza secondi e terzi possessi ad inizio partita, una tripla di Campogrande porta avanti Trieste sul 2-5. Tanti errori dall’arco per i padroni di casa, “provocati” dalla difesa giuliana, ma dalla parte opposta la formazione di coach Christian non monetizza; solite cervellotiche letture di Ruzzier in area pitturata, Candussi però dimostra, una volta ricevuta l’arancia, di saper colpire con il semigancio. Difende in maniera competente la formazione ospite, presupposto per il vantaggio esterno sul 9-14 con tripla di Filloy. Skeens pigro difensivamente su Candussi, in attacco però insacca il canestro del pareggio da sotto misura. Tripla e contro tripla, il match decolla offensivamente, primo quarto chiuso con Trieste avanti 21-24. Piacenza non corre ma trova comunque qualche tiratore libero, Querci esegue e i padroni di casa restano a contatto della battistrada; Ferrero schiaccia di cattiveria facendo saltare in piedi la panchina, ma l’Assigeco colpisce dall’arco con discreta regolarità, 29-32. Vildera porta a scuola il giovane D’Almeida, ospiti a speculare su una perdurante superficialità difensiva del reparto lunghi piacentino; nuove palle perse e l’amata corsa per Filoni e soci, sfida sempre sul filo dell’equilibrio. Sabatini comincia a ricamare traiettorie immaginifiche per i compagni, vantaggio Piacenza sul 37-35. Candussi fa ammattire Filoni, autore di tre infrazioni in poco tempo, con diversi tiri liberi rimette avanti i suoi nel giro di un paio di azioni; gioca bene Trieste e Filloy dall’arco mette a due possessi le compagini. Miller si scuote dal torpore, ma Filloy è esiziale da tre punti, break violento e 40-47 sul tabellone. Bonacini regala spettacolo con una bimane clamorosa, squadre all’intervallo con triestini avanti 45-51.

Ripresa asfittica offensivamente da ambo le parti, primo canestro di Brooks in facile entrata. Filloy da tre punti è un killer, quinta bomba e massimo vantaggio esterno sul +11 con immediato time out di coach Salieri. Bonacini curato per un colpo alla testa ed è costretto ad uscire (momentaneamente), Piacenza proprio non trova confidenza dalla linea della carità, Trieste avanti di 12 con l’ennesima perla di Filloy. Skeens manda un timido messaggio ai suoi ma c’è una macchina da canestro di marca argentina, Ariel Filloy, settima bomba e 49-62 sul tabellone. Massimo vantaggio sul +14 con tripla di Ruzzier ma Assigeco che non vuole uscire dal match, trascinata dal cuore di Gallo; alza la difesa Piacenza, mettendo aggressività sui 28 metri, terza frazione chiusa con rimonta dei padroni di casa, 61-67. E’ un’altra partita, padroni di casa rianimati da una caterva di ingenuità dei giuliani, sul 63-67 coach Christian è costretto al time out. Tornano i fantasmi in casa Trieste, quarto fallo di Filloy e Veronesi dalla linea della carità mette la sfida in perfetta parità a quota 67. Campogrande mette una tripla dall’enorme peso specifico, seguito da Brooks che chiude un gioco da tre punti; ultimi cinque minuti iniziati con ingenuità classiche degli ospiti, palla recuperata e nuovo -2 targato Filoni. Miller si sveglia con una tripla, Trieste non segna ma trova un canestro di Candussi (che poi commette il quinto fallo) su assist di Filloy: 74-77 a 2 minuti dal termine. Ancora Filloy da tre punti, ottava bomba e +3 ospiti a 1 minuto e 15″ dal termine. Sabatini pareggia da sette metri, Filloy e Veronesi si sfidano balisticamente e con successo e l’argentino mette l’83-85 a 15″ dal termine. Ultimo attacco per i padroni di casa nelle mani di Veronesi che va in lunetta: 1/2 e Ruzzier chiude la sfida: 84-87, vittoria corroborante in vista derby.

Raffaele Baldini

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