
Al PalaGesteco un derby dal sapore di insospettabile equilibrio. La Pallacanestro Trieste, senza la punta di diamante Justin Reyes, affronta gli Eagles rinforzati dall’arrivo di Doron Lamb e carichi dopo due vittorie consecutive.
Jamion Christian lancia Ferrero in quintetto, alle prese con Miani (mezzo metro più alto), match dalle prime battute molto intenso, soprattutto sul fronte difensivo cividalese. Trieste avanti con una bella giocata Deangeli-Brooks, ma è un attimo prima della risposta di Dell’Agnello: 4-3. Tanti errori da ambo le parti, Lamb si iscrive a referto con una bel canestro da sotto ma i giuliani rispondono colpo su colpo; Mastellari con la tripla del contro-sorpasso, Cividale al primo mini-break sul 13 a 9. Allungo sul +7 dei padroni di casa con Lamb carico, scorrono i minuti del primo quarto con inerzia totalmente in mano agli Eagles; dieci minuti conclusi con la squadra di Pillastrini avanti 25-13 (massimo vantaggio). Filloy mette una pezza dall’arco ad un dominio dei padroni di casa, comodamente a canestro senza opposizione; banchettano i lunghi Eagles, s’infiamma il PalaGesteco per la migliore versione friulana, 31-16. Campogrande infila il primo canestro da tre punti con una logica, coach Pillastrini chiama un puntuale time-out prima che i suoi perdano di vista l’obiettivo. Il “pick and roll” di Cividale fa a fette la non difesa triestina, mentre Redivo segna da casa il +16 a metà frazione. Il vantaggio interno imbarazza il folto gruppo di appassionati proveniente dalla terra giuliana, Lamb e soci si divertono e divertono, squadre all’intervallo sul 46-24.
Reazione scomposta degli ospiti alla ripresa delle ostilità, fuoco di paglia per una meritocrazia a favore dei padroni di casa; allungo sul +25 con Marangon e soci che scherzano sulle carcasse biancorosse. Candussi non ne indovina una (come il resto della squadra), la compagine alabardata non riesce a dare un senso alla serata di Cividale: 54-31 a metà del terzo quarto. Sfiora i trenta punti il vantaggio degli Eagles, poi limato da un fisiologico calo di Redivo e soci. Filloy segna una serie di triple, Ruzzier esce portato a braccia dai compagni e la terza frazione si chiude con un riavvicinamento giuliano sul 61 a 46, nonostante la tripla di Rota sulla sirena. Trieste ha un paio di occasioni per accendere la speranza di una rimonta ma le spreca sul ferro, ovviamente con conclusioni dall’arco; tre liberi di Filloy rimettono a -12 i suoi. Il “massimo sforzo” (eufemismo spinto) della squadra di coach Christian è compiuto, con Brooks discreto esecutore, il tiro a segno triestino non preoccupa Rota e soci: 66-54. Ci pensa Redivo a scacciare possibili fantasmi, gli ultimi quattro minuti del match sono una gestione più o meno serena dei padroni di casa; finisce 81-66 nello show-time friulano, meritato e splendido successo di Cividale contro una Pallacanestro Trieste ormai in totale mancanza di fiducia e di idee.
Raffaele Baldini
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