
Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini
Coach Jamion Christian, con un eccellente traduttore come Coach Francesco Nanni, si mette a nudo nella puntata settimanale di “Tripla de Tabela”. Un’analisi approfondita che parte dai tre temi che stanno attanagliando la Pallacanestro Trieste in crisi: percentuali offensive non sufficienti, difesa, condizione atletica. “Rimaniamo convinti – incalza il coach – che vogliamo prendere i migliori tiri possibili a prescindere da quanti secondi manchino. Dobbiamo farlo essendo sempre “minacciosi”, esaltando le caratteristiche dei singoli. Le percentuali attuali non ci preoccupano, torneremo a segnare secondo i nostri standard, per farlo però dobbiamo essere tutti centrati su quello che dobbiamo fare e soprattutto su come lo facciamo. In difesa fino ad un mese fa eravamo la miglior squadra del girone, abbiamo perso una pedina fondamentale come Reyes e il miglior difensore del campionato sul palleggiatore, Ruzzier. Se concediamo il 34% da tre punti all’avversaria non è un problema, lo diventa quando noi tiriamo con il 29%. La difesa sull’arco dei tre punti è fondamentale nel basket moderno, e rimane la nota dolente visto che a rimbalzo stiamo tenendo botta pur senza Reyes. Ecco, un altro aspetto abbinato è l’attuale sterilità nella produzione offensiva su secondi e terzi possessi, dobbiamo lavorare su questo. La condizione atletica? I ragazzi lavorano sodo, secondo me è solo una questione di accrescere lo spirito da battaglia, fare un ulteriore step elevando lo standard qualitativo per uscire da questo momento di frustrazione.” Sul momento psicologico di alcuni elementi, coach Christian la pensa così: “siamo tutti frustrati, cerco di dare opportunità a chiunque e mi assumo le responsabilità. Stiamo vivendo un flesso negativo e vedo che pian piano sto recuperando i miei giocatori. Ho un roster di livello, paghiamo senza ombra di dubbio l’assenza di Reyes perché dobbiamo ricalibrare il nostro sistema. Con tutti gli effettivi abbiamo perso solo 2 partite. Se arriva qualche rinforzo? Non lo so, io alleno i giocatori che ho in palestra.” Non cambiano le ambizioni del gruppo e dello staff tecnico: “ho avuto una grande opportunità a venire ad allenare in un campionato competitivo come quello italiano, e non passo l’oceano per essere un mediocre. Puntiamo dritti alla promozione, ci crediamo e sento che stiamo recuperando lo spirito e la condizione per raggiungere il nostro obiettivo.”
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