
La Pallacanestro Trieste, priva di Campogrande e Reyes, prova a scrollarsi di dosso un alone negativo costellato da sconfitte e prestazioni non all’altezza delle aspettative; di fronte una Moncada Agrigento sempre senza Sperduto, e anch’essa con una forte volontà di uscire da un momento poco positivo.
“Zona” chiamata da coach Calvani al primo possesso triestino, viatico al primo vantaggio ospite sul 0-3. Siciliani molto attenti ad eseguire in fase offensiva, con pazienza e letture corrette, Trieste fatica a scrollarsi di dosso un torpore evidente; Polakovich da sotto segna il canestro del 3-9 con conseguente time out di coach Christian. Ambrosin di esperienza mette in riga le ingenuità dei diretti avversari, subendo falli e andando con regolarità in lunetta; Agrigento gioca benissimo materializzando un break sul 5-13. Solita sessione di tiro dall’arco per Ruzzier e soci, con il solito pessimo risultato balistico, ospiti comodamente avanti di 9 grazie a tanti liberi frutto di una difesa giuliana a dir poco statica. Ferrero si sblocca dall’arco ma l’inerzia è tutta siciliana alla fine del primo quarto: 15-26. L’americano Cohill scherza con quel che resta della difesa triestina, Vildera lotta in fase offensiva per garantire almeno secondi possessi ai suoi; 2/14 dall’arco e ospiti comodamente avanti 17-29. Ambrosin affonda il coltello nella piaga, fischi copiosi dalle tribune del Palatrieste per un -12 sul tabellone a metà seconda frazione. Primo cenno di reazione dei padroni di casa con un mini parziale di 4 a 0 targato Deangeli-Vildera, coach Calvani ferma il match puntuale. Botta e risposta Filloy-Ambrosin, match che prende quota offensivamente, 28-34. Segni di vita dagli uomini di Christian, squadre all’intervallo sul “clamoroso” 37-37.
Primo vantaggio interno con canestro di Vildera da sotto misura, il “barba” domina come di consueto e crea scossa all’interno del gruppo: 42-37. La difesa giuliana finalmente comincia ad avere connotati credibili, Ambrosin ferma l’emorragia siciliana con un canestro dai quattro metri. Inerzia ora che spinge alle spalle di Brooks e soci, tripla dell’americano per il +9 interno. Agrigento sparisce dal campo, Filloy insacca un’altra tripla e sul 51-39 coach Calvani è costretto a fermare nuovamente il match. Subito 0-5 in uscita dal time-out griffato Chiarastella-Cohill, smorzato però dal solito Vildera. Terzo quarto concluso con la pesante terza infrazione di un eccellente Vildera e punteggio fissato sul 57-48. Momenti di basket farraginoso, si segna poco niente e lo spettacolo crolla sotto il limite sindacale; Candussi rompe il digiuno con tripla. Le resistenze dei siciliani sembrano scemare pian pianino, vantaggio che si dilata sul +14, senza peraltro far nulla di trascendentale. Ultimi cinque minuti pura formalità per i biancorossi di casa, consumati fra giocate corali di discreto impatto e qualche amenità tecnica; canestro di Brooks del 64-51. Vildera prosegue la consueta serata da “americano” aggiunto, la Pallacanestro Trieste conduce in porto una vittoria dal sapore ritrovato, pur senza incantare. Finisce 73-57, e domani è un altro giorno.
Raffaele Baldini
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