Ore 18.30, una parola sola: appartenenza!

Esiste un motivo per non essere presenti alla festa della Pallacanestro Trieste alle ore 18.30 in Piazza della Borsa?

La risposta è “no”. “L’appartenenza è un sentimento, è il senso di inclusione e la percezione del nostro valore in un determinato contesto. Ci sentiamo appartenenti quando percepiamo di essere accettati, quando le nostre differenze sono riconosciute e tollerate, quando ci sentiamo connessi con gli altri.” Ebbene, il significato recondito di questa meravigliosa parola sgombera il campo da qualsiasi interpretazione.

Non esistono parole fuori posto di un giocatore, non esiste un pregresso, non esistono preconcetti, non esiste nulla che possa frenare quella volontà di unirsi sotto una bandiera, un vessillo, una tradizione. La Pallacanestro Trieste è qualcosa che va oltre nomi e cognomi, oltre le categorie, è una ricchezza cittadina da conservare. La Pallacanestro Trieste esiste ancora, ed ora può vantare di essere nell’elitè del basket, proprio perché dietro c’è una città che non ha mai smesso di desiderarla.

Il giorno che questo senso di appartenenza si sbiadirà con l’apatia disinteressata, allora si che avverrà il funerale di una grande realtà cittadina. Alle ore 18.30 non c’è solo il festeggiamento per un grande traguardo, c’è l’esaltazione di un percorso virtuoso che ha coinvolto tutti. C’è la coerenza di Mike Arcieri, c’è l’intelligenza e sensibilità di Jamion Christian, c’è il lavoro di uno staff dentro e fuori dal campo, c’è un gruppo fatto di uomini veri, c’è la passione con cui gli appassionati, magari in maniera maldestra ma sincera, hanno cercato di far reagire la squadra. Ed è proprio qui che invito chiunque a fare un ragionamento un po’ più profondo: se c’è passione c’è anche istinto, se c’è istinto c’è anche irrazionalità. Ma se alla base di tutto c’è la passione, vuol dire che qualcosa arde dentro, vuol dire che chi esterna emozioni (anche in maniera sbagliata)… ci tiene!

Diffidate di chi è appiattito, di chi razionalizza tutto, sarà il primo a preferire un giro altrove, il primo a voltare le spalle ad un problema.

Ore 18.30 per chi si sente incluso, alabardato.

Raffaele Baldini

Pubblicato il giugno 17, 2024, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. 1 Commento.

  1. Ci sentiamo appartenenti QUANDO SIAMO ACCETTATI DAVVERO ( non quando percepiamo di esserlo ), e non quando le nostre differenze sono riconosciute e tollerate, MA QUANDO LE NOSTRE DIFFERENZE SONO RICONOSCIUTE ED ACCETTATE ( perchè NESSUNO DEVE ESSERE TOLLERATO da qualsiasi altro che si sente già IMMOTIVATAMENTE SUPERIORE E MIGLIORE, perchè questa è LA VERA INCLUSIONE ED IL VERO RISPETTO DELLE DIFFERENZE ( DI TUTTE LE DIFFERENZE ) …

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