
Palatrieste tutto esaurito (o quasi) per il ritorno in serie A della squadra giuliana, al cospetto della scudettata Olimpia Milano e fresca vincitrice della Supercoppa. Triestini con Reyes in panchina per onor di firma, Ettore Messina sceglie gli stessi effettivi che hanno portato il primo trofeo stagionale.
Dalle prime battute Ross cerca di attaccare Bolmaro, Trieste mette la testa avanti nella bolgia dell’arena: 8-2 con doppia tripla di Brown e Valentine; time out immediato chiamato da coach Messina. Gioca bene la squadra di casa con spaziature opportune ai tagli di Johnson, Olimpia in cerca di giocate utili per Mirotic; due palle perse consecutive triestine e la tripla di Shields e c’è il pareggio a quota 9. Si alza il volume della radio, giocate di livello per palati fini, fra cui la giocata Shields-Nebo per il vantaggio ospite sul 12-14. Valentine si sente caldo dall’arco (ma viene sostituito), Trieste rimette la testa avanti 19-15 con canestro di Brown; l’americano ex Varese incanta per come sceglie i tiri, primo quarto chiuso con il sorpasso in tap-in di Leday e punteggio sul 21-22. Vola a +5 Milano con Bolmaro deciso ad attaccare il ferro, momento complesso per i giuliani che non deragliano, grazie all’esperienza di Ross e Brooks. Tanti fischi contestati, con Messina in dialogo serrato con la terna arbitrale, Valentine rimette avanti i suoi sul 29-28, prima dell’esecuzione pulita di Mirotic dall’arco. Bel match, grandi giocate da sopraffini terminali in canotta, 33-36 con canestro di Nebo. Difesa competente quella degli uomini di Christian, Brown pennella la tripla del nuovo vantaggio interno sul 40-37. Colbey Ross e una zanzara a Luglio vicino al fiume, sempre ad attaccare dal palleggio e a trovare canestri in ogni modo, inerzia per i triestini che chiudono il primo avanti stellare con il tabellone che segna 47-40 (con terzo fallo di Brown però).
Jarrod Uthoff fatica ad entrare nel match, pur con un’ottima attitudine difensiva, padroni di casa al massimo vantaggio sul +11 alla ripresa delle ostilità. Stringe la difesa la compagine meneghina, prevedibile “suggerimento” di Messina all’intervallo; bonus speso invece in un amen per Trieste, fatica la squadra di Christian a trovare una conclusione comoda, 51-45. Sbaglia canestri facili Bolmaro, peraltro poco contestati, Brown rimette dieci punti di vantaggio per i padroni di casa nell’inferno del Palatrieste: 55-45. Ettore Messina gioca la carta Caruso, la terza frazione si chiude con Trieste avanti con tripla di Ruzzier e tabellone che segna 64-52. Subito 0-5 griffato Tonut-Leday, Olimpia non ci sta e cerca di tornare nel match. L’americano in maglia milanese fa tante cose utili per la causa, mentre Bolmaro commette la quarta infrazione; Dimitrijevic con una grande penetrazione riporta a -6 i suoi, con time out conseguente chiamato da coach Christian. Torna a produrre Ross, una “lacrima” entra dentro il canestro per il nuovo +10 interno (73-63) a 6 minuti e 20″ dal termine. Manca il colpo del KO Trieste con due conclusioni dall’arco comode, e Leday rimette nuovamente a 6 punti l’Olimpia. Brooks mette una tripla dal peso specifico infinito, poi una bimane, ma Mirotic risponde: 78-73 a 3 minuti dalla conclusione. Brooks e Brown fanno impazzire l’arena giuliana, sull’82 a 73 viene giù il palazzo. Mirotic si mette in proprio facendo quello che sa fare, cioè canestro, Brown esce per falli sul 82-75. Scorrono i secondi, i padroni di casa controllano senza patemi il vantaggio, al Palatrieste c’è subito la sorpresa della prima di campionato: 84-78.
Raffaele Baldini
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