Se Atene piange, Sparta non ride. Ettore Messina fa la conta dei propri effettivi, pur in un roster infinito, e coach Christian torna alle vecchie abitudini perdendo pezzi per strada importanti, nella serata del Forum Jarrod Uthoff, l’uomo tatticamente più importante della compagine giuliana.

Si alza la palla a due nel ricordo del mitico Drazen “Praja” Dalipagic e nella farraginosa gestione dei due play, Mannion e Ross; belle giocate offensive da ambo le parti, leadership che cambia di padrona ad ogni azione e punteggio sul 9-7 dopo la tripla di Leday. Profondo ed efficace Johnson nel pitturato, 6 punti e vantaggio ospite con mini parziale di 0-4. Pesante secondo fallo di Brown dopo neanche 5 minuti di partita, corre Milano e Tonut ribalta nuovamente i rapporti di forza: 14-11. Partita ad elastico se ce n’è una, buoni attacchi con difese accondiscendenti; Leday sembra aver dimenticato i dolori alla spalla, parziale milanese e + 6 sul tabellone. Primo quarto piacevole chiuso con due triple di Brown ma con l’Olimpia avanti 25-23. Michele Ruzzier segna la tripla del nuovo sorpasso triestino, Reyes si iscrive a referto per la gioia dei tanti tifosi giuliani giunti al Forum di Assago. Brooks non ci sta e con 4 punti consecutivi rimette le cose a posto, ma Trieste gioca bene in transizione cercando l’extra-pass vincente: 29-34, massimo vantaggio esterno e time out coach Messina. Momento di confusione globale sui 28 metri di parquet, attacchi poco lucidi per cui ci pensano i singoli a risolvere, Valentine esegue per il +8 ospite. Shields si mette in proprio caricandosi la squadra sulle spalle, ma ospiti sempre a rispondere colpo su colpo: 35-43. Ancora Shields dall’arco, due triple e il match è completamente riaperto; squadre all’intervallo sul 46-46.

Milano parte difendendo forte sugli esterni e soprattutto su Ross e Valentine, trovando buone giocate offensive con giochi a due nel pitturato: 54-53 con Gillespie protagonista. Valentine torna a colpire dall’arco, e sul nuovo vantaggio ospite, Ettore Messina ferma subito il match. Molto efficace il gioco in profondità per il treccioluto lungo in maglia Olimpia, ma Valentine è l’iradiddio: 56-60 e “schitarrata” alla curva giuliana. Bel momento della sfida, tornano i canestri di qualità da una parte e dall’altra; “Candussi-time” con 5 punti consecutivi, Tonut replica con due triple e terza frazione chiusa sul 72-68. Stefano Tonut sembra avere un conto aperto con la sua città, segnando tutto quello che gli capita per le mani; massimo vantaggio interno sul +6 a inizio quarto quarto e time out coach Christian. La benzina di Trieste sembra segnalare la spia della riserva, prova ne siano le palle perse inopinate di Brown e soci; Caruso mette il semigancio del +9. Scorrono i minuti ma gli ospiti sono totalmente senza energia, Milano può gestire il vantaggio con l’eccellenza italica di Stefano Tonut e Guglielmo Caruso; Trieste non segna più, nonostante i secondi e terzi possessi a disposizione, il finale è un comodo arrivo con vittoria (e ribaltamento della differenza canestri) dell’Olimpia Milano: 87-74 il risultato finale, ora i triestini attendo Tortona in una sfida che vale doppio.

Raffaele Baldini

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