Terzo atto della sfida fra Trapani e Trieste: dopo la vittoria corsara al Palatrieste e il successo giuliano alle Final Eight di Torino, ecco il nuovo interessante confronto fra le due neopromosse. Shark di coach Repesa al completo, mentre la compagine allenata da coach Christian iscrive a referto per onor di firma Reyes e Valentine, aspettando sempre Colbey Ross.

Subito “sparatoria” al Palashark, peculiarità di ambo le contendenti, Shark avanti 8-3 con tripla di Petrucelli; seconda infrazione dell’italo-americano in due minuti di partita, reagiscono gli ospiti sull’asse Uthoff-Johnson, 8-8. Attaccanti di lusso da una parte e dall’altra, grandi canestri, e poi c’è la solita solidità di Jayce Johnson; Trapani caldissima dall’arco (4/4 da tre), allungo sul 19-13 con Alibegovic dai sei metri. Padroni di casa che difendono e attaccano con grande personalità, massimo vantaggio interno sul +7 e time out coach Christian. Gabe Brown ispirato, piove sul bagnato in casa giuliana con fallo in attacco e tecnico a McDermott e lo Shark è avanti 25-15. Non sbaglia niente la compagine siciliana, Notae microonde segna 6 punti consecutivi contro una difesa triestina insufficiente: 31-17. Enormi meriti degli uomini di Repesa per un primo quarto leggendario a livello balistico, prima frazione chiusa sul 41-25. Markel Brown è l’unico in casa giuliana a provare a scuotere il gruppo, dalla parte opposta l’altro Brown domina la scena colpendo con regolarità dall’arco; anche Yeboah non sbaglia, in pratica è un’esecuzione al Palashark, 47-29. Difesa statica degli ospiti, Gabe Brown fa 4/4 da tre punti e c’è il +22 sul tabellone. Imbarazzante versione difensiva perdurante per Trieste, encefalogramma piatto con l’intervallo quale unico alleato per Ruzzier e soci: 70-42.

Secondo tempo obbligo federale ma che non sposta nulla sull’esito finale. Si diverte lo Shark ovviamente animato da una ispirazione al limite del nirvana: +30, prima di vedere il “gol” di McDermott in casa Trieste. Scorrono i minuti e non scende la percentuale al tiro dei trapanesi, a segno con tutti gli effettivi: 77-49. Alibegovic sugli scudi con la consueta pulizia tecnica, dalla parte opposta Brown e Uthoff sono gli unici a dare un senso all’attacco biancorosso; spettacolo sull’asse Notae-Horton, Trieste sparisce dal campo senza nemmeno provare a reagire. Espulso coach Christian, il terzo quarto si chiude con un emblematico 101-69. Dieci minuti finali che sono passerella per lo Shark e una Via Crucis per Trieste, senza un senso tattico/tecnico, senza pathos. Finisce 131-88, la compagine trapanese esce ulteriormente rafforzata dalle Final Eight e si appresta ad “aggredire” il primo posto, per i giuliani una battuta d’arresto figlia anche di pesanti assenze (Ross, Valentine e Reyes).

Raffaele Baldini

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