Proprio non ci torna la questione. Abbiamo gridato e stigmatizzato a lettere cubitali il comportamento di quel pseudo-tifoso che ha lanciato la bottiglietta in campo. Siamo anche convinti che le regole ferree siano necessarie per mantenere la pallacanestro ad un livello di civiltà adeguato, per portare famiglie nelle arene e dare segnali educativi. Purtroppo le regole in Italia hanno sfumature diverse, colori diversi e versioni “cerebrali”, tanto da rendere il tutto incomprensibile. Questa è la sentenza appioppata alla società della BIEMME Livorno, con specifica:

BIEMME SERVICE LIBERTAS LIVORNO 1947. Ammenda di Euro 2.500,00 per offese e minacce, collettive e frequenti, nei confronti degli arbitri e di due tesserati avversari ben individuati, per lanci di bicchieri di birra che, in una occasione, colpivano il secondo arbitro e che comportavano la temporanea sospensione della gara per ripulire il terreno di gioco [art. 27,3 RG rec., art. 27,4bd RG rec., art. 27,5bd RG rec., art. 24,4 RG, art. 27,7ac RG rec., art. 24,2b RG]

… in regime peraltro di recidività riguardante il palazzo e i tifosi livornesi. Ora come la Federazione può giustificare la pena inflitta alla Pallacanestro Trieste nel post Trento?

Siamo tutt’occhi e tutt’orecchi….

Raffaele Baldini

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