Nuovo step nel percorso di crescita della Pallacanestro Trieste verso l’esordio stagionale; se l’Illiria Lubiana ha rappresentato un esame di scuola media, contro il Cedevita si parla perlomeno di esame universitario. Sempre assenti Moretti e Iannuzzi.
Subito tante mani addosso e una fisicità importante ad inizio partita, Brown dall’arco per il vantaggio interno sul 3-2. Difese eccellenti da ambo e parti, attacchi costretti a muoversi e ad eseguire a dovere per trarre benefici; si segna pochissimo, la schiacciata di Sissoko per il 5-4. Letture difensive complesse per i biancorossi di casa nella “terra di nessuno”, cioè sui tiri dai 3-4 metri nel pitturato; si segna maggiormente con Anderson da una parte e Stewart dall’altra, 12-11. Anderson con 5 punti in un amen, Trieste senza Sissoko subisce a rimbalzo (come logico), primo quarto chiuso con canestri di livello di Chougkaz e tabellone che segna 21-19. Cervenik da tre punti mette avanti i suoi, giuliani al bonus dopo neanche due minuti di seconda frazione; terzo fallo di Gibson, Anderson dalla lunetta rimette avanti la Pallacanestro Trieste. Esegue bene il Cedevita, giocando con pazienza e coralità, Ramsey invece litiga con il canestro, prima della tripla liberatoria per il 27-24. Kennedy fa male nel pitturato, Nikolic colpisce dall’arco e il Cedevita è avanti 29-31, per l’immediato time out di coach Gonzalez. “Candussi-time” con due buone iniziative offensive, biancorossi di casa che lasciano gli angoli sull’arco sguarniti, monetizzati in parte degli ospiti; Ramsey si scalda, squadre all’intervallo sul 40-41.
Il lato debole fa sempre male alla squadra di coach Gonzalez, il Cedevita palesa un’inerzia favorevole, per la prima volta nel match: 44-48. Anderson si perde in virtuosismi fine a se stessi, Trieste fatica a segnare. Diversi errori, anche banali, per Ross e soci, ci pensa Ramsey ad infilare la tripla del 47-48. Colpo su colpo, il match riprende quota, Brown dalla lunetta rimette avanti la Pallacanestro Trieste sul 52-51. Chougkaz infila una “preghiera” allo scadere dei 24″, Ruzzier pennella per Candussi e la partita rimane equilibrata; terza frazione chiusa con inerzia nuovamente alle spalle di Kennedy e soci e tabellone che segna 56-62. Ramsey playmaker è la novità della serata, senza dare particolari illuminazioni di sorta; la difesa slovena è di alto livello, fisico e di esperienza, massimo vanteggio esterno sul +9. Nella fatica titanica offensiva giuliana, arrivano fiammate da Ramsey, mentre Jarrod Uthoff è nella serata più complessa da quando è a Trieste. La tripla di Skara lancia nella volata finale il Cedevita sul +11, viatico alla vittoria finale degli uomini di coach Mitrovic; ultimi quattro minuti con la Pallacanestro Trieste molto stanca e con idee un pò confuse, Lubiana conduce in porto un successo figlio di una solidità maggiore. Finisce 66-80, passivo forse un pò troppo pesante per quello che si è visto sul parquet.
Raffaele Baldini

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