Bora forte a Trieste, Imola spazzata via

Hristo_Zahariev_finalPALLACANESTRO TRIESTE 2004 – ANDREA COSTA IMOLA

QUINTETTI

Trieste: Bossi, Pecile, Zahariev, Parks, Pipitone

Imola: Sabatini, Anderson, Hassan, Preti, Maggioli

Partita molto interessante sotto le volte del Palatrieste, Trieste per riprendere colore dopo il pallido avvio di campionato e Imola per proseguire il momento magico.

Famelico inizio degli uomini di Dalmasson, caricati della giusta rabbia agonistica, 7-0 con Stefano Bossi sugli scudi; ovvio l’incipit ordinato da Ticchi ai suoi per servire con continuita’ Maggioli spalle a canestro. Un altro Zahariev nelle prime battute, aggressivo come richiede la contingenza, ospiti totalmente fuori dal match, nonostante le rotazioni, nessun time out e tabellone che recita 11-0. “Gol” dalla lunetta di Amoni, l’uomo d’esperienza chiamato a scuotere i suoi, troppo poco per una Trieste rapida nelle transizioni; massimo vantaggio sul +12. Primo quarto due energie diverse, Pallacanestro Trieste invasata e chiusura col punto esclamativo di Zahariev (15 pt.): 29-9. Bisogna aspettare il dodicesimo minuto per vedere due canestri consecutivi di Imola, coincidente con l’ingresso nel match (in senso di produzione offensiva) di Hassan; momento di abulia offensiva giuliano, prima del remake con bimane di Parks volante, come e’ stato Murphy Holloway, 44-19. L’unico alleato imolese di questo primo tempo e’ il bonus esaurito dai triestini, e un Amoni fra i pochi ad essere lucido; squadre all’intervallo con un eloquente 51-31.

Zona ordinata da Ticchi alla ripresa delle ostilita’, anche per mischiare le carte in un match troppo piatto per i suoi; Jordan Parks ha il fuoco vivo di uno che vuole migliorare ogni secondo di campo, l’ennesima conclusione vincente lancia Trieste sul +27. Tante cose nascoste di Pipitone, e tutte buone, l’allungo e’ tanto merito della sua fase difensiva: 64-34; la versione della Andrea Costa onestamente e’ difficile da commentare alla luce delle prime due uscite, un linguaggio del corpo passivo e uno sterile gioco per linee perimetrali. Grandina su Imola, terza frazione chiusa sul 69-37. Poco cambia come e’ logico che sia nell’ultimo quarto, stati d’animo diametralmente opposti: per i padroni la voglia di non fermare una serata ispirata e ospiti con il solo desiderio di andare il prima possibile sotto la doccia: 75-42. Scorrono i minuti senza particolari sussulti, Hassan per l’Andrea Costa e’ il piu’ volitivo, per i giuliani gloria per tutti, anche per Demarchi e Ferraro. Finale 87-53, Trieste fa il pieno di fiducia fra le mura amiche, per Imola solo una battuta d’arresto da prendere senza troppi isterismi.

LA SALA STAMPA

Ticchi: “Ci è mancata la determinazione che invece Trieste ha avuto. Loro avevano motivazioni molto forti per fare bene nella partita di oggi. Avremmo avuto bisogno di un recupero psico-fisico dopo l’ultima gara. Dovevamo essere pronti ma non è successo.“

Dalmasson: “Bravi a mantenere lo stesso atteggiamento per tutta la partita. Da questa sera ci siamo anche noi in questo campionato. Ci siamo allenati con intensità questa settimana e siamo arrivati assolutamente pronti, ma la prossima gara sarà durissima.”

Stefano Bossi: “Abbiamo cercato di dare un’impronta già dall’inizio: questo ci ha dato una mano incredibile nel prosieguo della partita. Abbiamo fatto bene in difesa ma possiamo ancora migliorare molto in attacco, nonostante Imola abbia spesso tirato i remi in barca e ci abbia concesso qualcosina in più rispetto alle altre formazioni che abbiamo incontrato. La nostra forza, comunque, è quella di essere molto duttili: i punti sono stati distribuiti molto bene.

Raffaele Baldini (www.cinquealto.com)

Pubblicato il ottobre 16, 2015 su HighFive, News. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.

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