Zoran Dragic: genesi di una scommessa societaria
Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini
Alla fine non era americano ma uno di scuola americana, non è un atleta ma un giocatore proveniente da un serio infortunio, ma con un curriculum di tutto rispetto: Zoran Dragic è già a Trieste, si allena con la squadra ed è monitorato ai raggi X dallo staff medico e dai preparatori. Un’operazione virtuosa ma delicata, figlio di un forte interessamento (e un’intuizione?) da parte di coach Dalmasson e delle doti manageriali di Marco De Benedetto. La genesi della trattativa parte da più lontano, quando Trieste attendeva una risposta dall’entourage di Demonte Harper, ala di 193 centimetri ex Tofas Bursa (nessuna partita giocata ndr.), visto a Brindisi nel 2014-15, con cifre non esaltanti però (4.7 punti a partita); contemporaneamente si era aperto uno spiraglio per rilanciare un giocatore da Eurolega come Zoran Dragic, fermo per un grave infortunio al ginocchio. La società, da sempre attenta a situazioni “border-line” fra rischio ed investimento, ha così deciso non perdere l’occasione e di trattare, attraverso Marco De Benedetto, con il noto procuratore del giocatore (Rade Filipovic ndr.), lo stesso di Hrvoje Peric. A cifre veramente concorrenziali rispetto ai cachet standard del giocatore, con le buone referenze di Peric, si materializza in un amen l’affare, perché l’entusiasmo dell’atleta si materializza in una valigia pronta e un viaggio immediato verso Trieste. E’ chiaro quindi che il percorso di inserimento al basket giocato avverrà attraverso step decisivi di tipo medico e atletico, ma i primi segnali sono soddisfacenti. Con il Prof. Paolo Paoli si sono svolti test di svariata natura con esiti positivi, si attende ora per lunedì alle 12.00 il responso definitivo di tutti gli accertamenti medici fatti dal Prof. Rocchi. Qualora tutto andasse come auspicato, l’Alma avrebbe in un sol colpo un rinforzo di clamoroso livello, un numero “3” vero come richiesto da coach Dalmasson, un cestista “di sistema” in grado di portare anche leadership nello spogliatoio. Per tutti gli scettici è chiaro che lo sport, a tutti i livelli, danza sul filo sottile della scommessa, di una scelta che può regalare il Paradiso o l’Inferno a seconda di sfumate situazioni in divenire. Del “senno di poi” sono pieni i bar dello sport, l’Alma Trieste vanta crediti rispetto alla gestione dei propri investimenti, soprattutto se alla fine una scelta ha un nome ed un cognome di sicuro livello: Zoran Dragic.
Pubblicato il gennaio 5, 2019, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag Alma Trieste, Raffaele Baldini, Zoran Dragic. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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