Alma vicina all’impresa, Milano ringrazia Jerrells
Un’arena degna e gremita in ogni ordine di posto, l’Allianz Dome ospita il ritorno di una sfida fra nobili della pallacanestro, Trieste e Milano. Sulla carta una sfida da Davide contro Golia, sul parquet due squadre in un momento di forma non esaltante, entrambe reduci da due sconfitte consecutive (l’Olimpia in Eurolega ndr.). La novità per i padroni di casa è l’esordio di Zoran Dragic, per gli ospiti coach Pianigiani lascia riposare Micov.
Inizio scoppiettante del match, Olimpia Milano decisa a servire con regolarità Gudaitis, Trieste sulle spalle dell’estro di Wright; tanti errori dopo i primi canestri, il canestro di Brooks per il vantaggio esterno 5-9. Mike James curiosamente generoso, costruttore di gioco per ottimi servizi ai compagni, un comodo canestro di Bertans materializza il primo break milanese sul 5-13, con immediato time out di Dalmasson. Esordio di Zoran Dragic in maglia Alma, ci mette un attimo per iscriversi a referto con una giocata d’astuzia per il -5. Qualche extra-pass di troppo per l’Armani ma, quando non diventa stucchevole, è uno spettacolo a vedersi; finale di prima frazione con gli uomini di Pianigiani saldamente al comando 13-23. Sempre con il quintetto basso Milano con Burns da numero “5”, Trieste segna dopo una vita con Hrvoje Peric ma è pallida controffensiva: 15-27. Difende bene la squadra di Dalmasson e Mosley è il finalizzatore ideale in transizione, parzialino di 6 a 0 e Pianigiani ai ripari con immediato time out. William Mosley è un incubo nell’area meneghina, la sua verticalità mette in difficoltà il reparto ospite, l’Allianz Dome è un inferno sul 27-27 con la giocata da tre punti di Cavaliero. Curtis Jerrells mette le cose a posto da oltre l’arco con due triple consecutive, ma l’Alma risponde colpo su colpo; bella partita con le due squadre al meritato intervallo sul 35-36.
Vantaggio interno con il semi-gancio caratteristico di Peric, il croato inventa una poesia per il canestro di Knox e il tabellone segna 41-36. Zoran Dragic senza segnare mette l’energia che manca a Milano, sorretta del consueto preciso Bertans. Terzo e quarto fallo di un eccellente Wright (difensivamente parlando), Olimpia troppo compassata per provare il sorpasso: 47-43. Mike James indisponente srotola il tappeto rosso all’Alma, triple a ripetizione sull’asse Fernandez-Cavaliero; sempre Jerrells a ricucire, ospiti bravi anche a speculare sul bonus speso anzitempo dai padroni di casa. Terzo quarto chiuso 56-52. William Mosley continua a disegnare i bambini con i baffi in area pitturata, pur commettendo un sanguinoso quarto fallo e dovendo uscire sul 58-54. Coach Dalmasson chiama time out su una banalissima palla persa, rapita da Andrea Cinciarini, silenziosamente salito in cattedra per l’Olimpia. Si sbaglia di nuovo tanto, l’inerzia si sposta verso Milano per un vantaggio evidente esplicitato dalle gite in lunetta: 62-62 con liberi di Gudaitis. Ultimi quattro minuti del match iniziati con la tripla di Sanders che porta sul +3 l’Alma; colpo su colpo con i lunghi protagonisti, ma è Bertans dall’arco a rimettere avanti Milano sul 71-73. Curtis Jerrells chiude la sfida con l’ennesima tripla, Olimpia vince nel finale 73-77, ma l’Allianz Dome applaude a scena aperta.
Raffaele Baldini
Pubblicato il gennaio 13, 2019, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News con tag Alma Trieste, Olimpia Milano, Raffaele Baldini. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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