Veron… A?
Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini
Spinta dagli organi federali, desiderosa di tornare a respirare aria di massima serie, Verona si appresta a vivere i giorni più intensi della sua recente storia cestistica. Ha tempo fino al 25 Giugno (aiutino della Lega) per confermare o meno il salto di categoria, ma le sensazioni nella piazza scaligera sembrano essere positive. C’è un movimento che spinge forte alle spalle dell’attuale patron Giuseppe Pedrollo, dalla carta stampata a una rete di contatti che coinvolgerebbe anche l’ex storico proprietario Giuseppe Vicenzi, protagonista degli anni d’oro con la vittoria della Coppa Korac nel 1998, della Coppa Italia nel 1991 e della Supercoppa nel 1996. Servono 3,5 milioni di euro per fare la stagione, risorse che sono garantibili solo con una sinergia, e precisamente da un ulteriore sforzo economico del main sponsor Tezenis, dal coinvolgimento di qualche banca (Banca Popolare di Verona?) e magari da nuovo slancio “sentimentale” del patron Vicenzi. I 18 anni di astinenza dal grande basket, la prospettiva del derby con Venezia e in generale un’opportunità più unica che cara di ritrovarsi senza sforzi sportivi mal piano più alto, merita un tentativo disperato, con tutti i mezzi a disposizione. La società scaligera ripartirebbe dal solido staff tecnico, con Alessandro Giuliani direttore sportivo e coach Andrea Diana quale timoniere. Si arriverebbe, in caso di risposta affermativa di Verona, ad una serie A da 18 squadre potenziali (con Pistoia fuori e Torino dentro), paracadute eventuale alla possibile rinuncia della Vanoli Cremona e della Virtus Roma. Insomma, si gioca d’azzardo su più fronti ma tutto è figlio della contingenza; ci si auspica che alla data del 31 Luglio ci siano sulla carta un numero pari di club, 16 o 18. Anche perché ad oggi, non c’è il minimo raggio di sole che squarcia i cieli lombardi e capitolini.
Pubblicato il giugno 20, 2020, in BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., HighFive, News con tag LBA, Raffaele Baldini, Verona. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Lascia un commento.
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