Pagelle Allianz: americani un disastro eccetto Davis, segni importanti da Campogrande e Lever. Coach Ciani ha ancora la squadra in mano?
Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini
ALEXANDER, voto: 3
L’emozione di un canestro segnato è stata immediatamente e coerentemente mitigata da una palla persa e una stoppata subita sul tiro neanche telefonato, faxato. O forse siamo solo insensibili…
DAVIS, voto: 6/7
Eccellente versione nei primi venti minuti, con buona difesa sul palleggiatore, regia attenta e qualche canestro importante; rimane il pensiero forte di un potenziale offensivo tenuto sotto chiave. Peccato alcune conclusioni sbagliate nel momento della rimonta, chiude con 15 punti, 3 rimbalzi e 4 assist.
CAVALIERO, voto: 4/5
Rinuncia a tiri comodi, prendendosi altri dall’alto coefficiente di difficoltà (sbagliandoli però). Si sbatte in difesa ma un uomo della sua esperienza e della sua conoscenza cestistica non può essere così rinunciatario.
KONATE, voto: 3
Non brilla certo per scaltrezza cestistica, sembra un svizzero che cerca di fregare un napoletano. Il terzo e quarto fallo sono il manifesto di un ragazzo che fatica a concentrarsi. Torna nell’oblio di qualche settimana fa.
MIAN, voto: 4
Gioca malissimo i primi minuti della partita, con letture e conclusioni sbagliate, assicurandosi tanti minuti sul pino. Poi non fa niente altro, termina la partita 0 punti e 0/2 dal campo in 12 minuti.
GRAZULIS, voto: 4
Quando si gioca per la salvezza c’è bisogno di guerrieri, non di puliti esecutori della palla al cesto. La partita di Grazulis è simbolo di una incapacità di alzare il livello di intensità e “cattiveria” sportiva quando serve. Evitate di guardare lo scout perchè è totalmente fuorviante, 18 minuti di inutile passerella.
BANKS, voto: 5
“Bullizza” Borra con zingarate in penetrazione, ma soprattutto è leader nella prima parte del match quando la squadra faceva fatica. Poi consuma la sua energia ed entra nel consueto affanno cestistico, perdendo palloni e incidendo poco in attacco. Chiude con 12 punti, 5 rimbalzi e 2 assist.
DELIA, voto: 6/7
Uno dei meno peggio, con una rimarchevole terza frazione in cui ha cantato e portato la croce, cioè ha difeso benissimo segnando anche in attacco. Diversi errori non provocati, restano 14 punti e 9 rimbalzi che sono un buon fatturato e una buona presenza emotiva.
LEVER, voto: 6/7
Grande personalità nell’attaccare subito Charalampopoulos, un avversario più facile da battere sul campo da basket che chiamarlo per nome. Non è corretto guardare le statistiche ma come il ragazzo si è preso la responsabilità di attaccare il canestro, di provare a mettere in difficoltà i lenti lunghi bolognesi.
CAMPOGRANDE, voto: 7
Si adopera difensivamente con ottima intensità e aggressività su Aradori. E’ l’unico che riesce a scuotere la squadra, insieme a Davis e Delia, con triple e canestri importanti. Lui e Lever sono le liete note in un mare di profonda depressione.
All. CIANI, voto: 4
Difesa dagli accoppiamenti pessimi, a creare vantaggi macroscopici per gli avversari. Pochissime idee offensive contro la “zona” fortitudo, la squadra reagisce una sola volta. Due sono le cose: o il messaggio dallo staff tecnico arriva sbagliato o i giocatori non lo sentono. In tutte e due i casi la questione è grave.
Pubblicato il marzo 21, 2022 su BASKET NAZIONALE E INTERNAZ., BASKET TRIESTINO, HighFive, News. Aggiungi ai preferiti il collegamento . 1 Commento.
Era dai tempi di Elmore che non si vedeva una sega simile…