Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini

Neanche il tempo di analizzare la partita vinta a Cividale di Supercoppa ed ecco che ci si risveglia con il pensiero fisso del derby contro l’APU Udine di questa sera. Match atteso per tanti motivi, due delle favorite si “annusano” per la prima volta in vista di una stagione inevitabilmente dai destini incrociati.
Primo riscontro tattico
Presumibilmente siamo di fronte al primo confronto tattico di un certo rilievo. La pre-season di Trieste è stata caratterizzata da confronti “a viso aperto”, senza esasperati tatticismi. Coach Vertemati ha però un sistema di gioco già chiaro, sa come mettere in difficoltà le avversarie. Vedremo quindi come coach Christian bagnerà il battesimo di fuoco stagionale a livello di lettura della partita, di contro-mosse per quaranta minuti che si prevedono di grande equilibrio.
I playmaker aggiunti di Udine
Se dicessi che il playmaker aggiunto di Udine è a tutti gli effetti Matteo Da Ros, non si stupirebbe nessuno. Per cui è facile focalizzare sull’ala milanese il fulcro del gioco in profondità friulano, abbinato a quello di Marcos Delia. Dalle loro mani e teste educate partono una serie di ribaltamenti di gioco o comunque assistenze per tiratori di buona affidabilità, Clark, Monaldi, Alibegovic su tutti. Aver una difesa bilanciata diventa fondamentale, collassamenti in area pitturata esporrebbero Filloy e soci ad una esecuzione balistica dall’arco.
Correre, con criterio
Siamo in un momento della stagione particolare, in cui bisogna calibrare volontà di corsa (come nei dettami e nelle volontà di coach Christian) ed una condizione in ascesa ma non consolidata. Correre quando nel quintetto friulano c’è Delia in campo sarebbe un buon affare, ma bisogna farlo con criterio. Sicuramente le soluzioni in rapida transizione offensiva sono quelle che generano i migliori tiri per Trieste, lo si è visto sia a Lignano che a Cividale. Si tratta di capire quando è meglio correre e quando è più opportuno ragionare.
Tifosi
Se qualcuno fosse ancora stordito dalla retrocessione, questa sera ha un buon motivo per distrarsi. Il “ricostituente” allo smacco di fine stagione scorsa è stato proprio proiettarsi a rivivere il derby a distanza di qualche anno. Ci sarà un bel clima, già caldo e appassionato, un detonatore per convincere i dubbiosi a vedere buona pallacanestro sotto le volte del PalaTrieste.


Raffaele Baldini

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