Eppur si muove…

Si è visto qualcosa di diverso, la Pallacanestro Trieste ha dato una versione di sé migliore in fase offensiva. L’aspetto più macroscopico? La velocità nel muovere la palla, il tentativo da rimbalzo di correre oltre metà campo e di creare vantaggi dai primi secondi. Ci sono state alcune azioni in cui la palla è girata vorticosamente, in cui tutti gli effettivi hanno toccato il pallone trovando il terminale più libero; ricordo chiaramente due o tre triple di Candussi completamente libero (poi non realizzate ndr.), con una logica offensiva, con il “timing” corretto. Se ci hanno parlato di un percorso, forse la versione offensiva contro Cividale è il primo vero passo avanti rispetto alla pre-season… ho detto passo, non salto in avanti.

Campogrande cartina tornasole

La bellezza di guardare una partita da bordo campo: ho potuto seguire Luca Campogrande nei movimenti offensivi, con occhi sui suoi occhi (decisi ndr.), apprezzando il cambio di velocità nell’uscita dai blocchi, l’equilibrio nell’arrestarsi e la meccanica sempre uguale nello scoccare il tiro. In questa liturgia cestistica c’è tutta l’essenza del 7/9 scoccato nelle triple, un lavoro affinato in palestra ma che parte dalla concentrazione e dalla volontà di un giocatore. Campogrande non era un tiratore brocco prima e non è Steph Curry oggi, semplicemente è un ragazzo che deve lavorare sulla concentrazione, affiancato da compagni che hanno tempi giusti per il passaggio.

“Pilla” è proprio un bravo allenatore

Guardo uno ad uno i giocatori della Gesteco Cividale e traggo conclusioni che tengo per me (ma potete intuire quali sono). Resta il fatto che Stefano Pillastrini rende la propria squadra credibile, facendola giocare nell’unico modo possibile, lavorando anche tantissimo sulla solidità mentale. Rota e soci non hanno mollato un attimo, neanche quando tutto sembrava perso, hanno un agonismo primordiale che non può che inorgoglire i propri tifosi, maschera con alchimie tattiche (vedi “zona 3-2) mancanze strutturali del gruppo. La bella realtà di Cividale e anche e soprattutto quella di un timoniere di altissimo livello.

“Consigli per gli aqquitti”

“Consigli per gli aqquitti” direbbe il compianto Maurizio Costanzo, frase celebre al “Maurizio Costanzo Show” che precedeva la striscia pubblicitaria. Si è parlato con anche con Michael Arcieri nell’ultima puntata di “Tripla de Tabela” come questa stagione in seconda serie fosse straordinariamente utile per visionare nuovi talenti italiani. Bene, guardo un paio di volte giocare Leonardo Marangon e reputo sia un giocatore interessantissimo. Classe 2005 (di Novembre ndr.), patavino di 195 centimetri, un fisico scolpito per la pallacanestro, deciso sul parquet, educato tecnicamente. Sarà che contro Trieste è ispirato, ma questo ragazzo merita di essere monitorato, perché c’è materiale buono da forgiare.

Sta crescendo lo spettacolo

Non è facile uscire dal “provincialismo” a cui siamo abituati (o che amiamo follemente), ma quello che si sta cercando di creare attorno all’evento domenicale, è rimarchevole (se non altro per gli intenti). Presentazione a luci spente, con musica adrenalinica e video con effetti speciali, il D.J. a mettere musica nei “tempi morti” del gioco, iniziative collaterali per coinvolgere il pubblico. Siamo in embrione, sicuro, ma è la strada giusta. Vi prego, a mani giunte, usciamo dalle comodi vesti di casa e proviamo a metterci “casual”; l’evoluzione dello sport va nella direzione di trasformare una sfida sportiva in un evento, a 360 gradi, qualcosa per cui ci sia attrattiva per chiunque, anche per chi non gode di solo basket, qualcosa che valga il prezzo del biglietto. Daniele Cavaliero penso sia parte importante di questo mutamento, seguiamolo come lo è stato sul campo di Casale Monferrato… potremmo essere soddisfatti alla fine. E, in fin dei conti, è solo una questione di “calibratura”, al cenno dei tifosi sulla “marinaresca”… giù la musica, parlano le emozioni!

Raffaele Baldini

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