
Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini
LE PAGELLE
RUZZIER, voto: 6/7
Incatenato da quel “pick and roll” centrale foriero di palle perse (lui come qualsiasi playmaker), quando può andare “a braccio” ricama passaggi smarcanti illuminati. 11 assist sono degni di nota, qualche canestro restituisce una parvenza di pericolosità offensiva, siamo sulla strada giusta.
BOSSI, voto: 6
Quella tripla non fa scendere lo scimmione dalla spalla, ma tutto il pianeta delle scimmie. Daje Ste!
DEANGELI, voto: 6/7
In missione su Lucio Redivo, lo fa in maniera egregia nel primo tempo, condendo la sua prestazione difensiva con una convincente versione offensiva. Poi il rientro dell’argentino e veemente, ma lui non deraglia.
REYES, voto: 6
Arma totale, esce dalla porta ed entra dalla finestra, bravo a crearsi canestri ma anche a scaricare palloni per i compagni. Nonostante 16 punti e 10 rimbalzi la prestazione è sporcata da alcune amenità offensive; segna il canestro della staffa.
FILLOY, voto: 6
Una pulizia tecnica nel ricevere e tirare il pallone bella da portare come insegnamento nella “scuola dell’obbligo”. Dopo la “lectio magistralis” nel primo tempo, nel secondo tempo cala alla distanza; chiude con 11 punti.
FERRERO, voto: 5
A Trieste per il mestiere più fastidioso del mondo (dopo quello della pulizia fogliame nelle giornate di Bora), cioè quello di difendere su “cristoni” più alti e grossi di lui, senza licenza di offendere. Il tiro che scaglia è un “cross al centro” senza il “colpitore di testa”, dopo che Berti gli fracassa un dito.
VILDERA, voto: 5
Gioca con gli scarponi da sci ai piedi, senza verticalità, patendo i più agili avversari. Deve recuperare la sua naturale dimensione.
CANDUSSI, voto: 7
Ha un semigancio da esporre al Museo Revoltella e invece si accontenta di triple a profusione. “Infrazioni di cuore” è la nuova iniziativa da lanciare, con 2 euro per ogni fallo sciocco commesso. Tecnicamente rimane un gran bel giocatore, pericoloso da ogni parte del campo: 19 punti e 6 rimbalzi alla fine.
CAMPOGRANDE, voto: 9
Deciso come un triestino medio ad un banchetto di cibarie gratuito, esce dai blocchi per scoccare triple al fulmicotone. Chiude con 7/9 dall’arco e si narra che abbia insaccato anche le fasciature alle caviglie arrotolate e lanciate di mano mancina nel cestino.
All. Coach CHRISTIAN, voto: 6
Si vede più ritmo nei primi venti minuti, il “timing” d’esecuzione offensiva c’è, manca la quadratura difensiva (tagliafuori compreso). Non facile gestire l’assenza di Brooks dell’ultimo minuto, buoni i cambi, da limare assolutamente le distrazioni su vantaggi comodi.
Lascia un commento