
Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini
La Pallacanestro Trieste riabbraccia la propria gente, torna fra le mura amiche in cerca dell’ottava sinfonia. Di fronte una Tramec Cento rinnovata ma incerottata, con l’americano Wendell Mitchell ai box e altri acciacchi vari in seno al roster.
Intensità per 40 minuti
Trieste può dare intensità al suo gioco per tutti i quaranta minuti, avendo rotazioni lunghe rispetto all’avversaria e avendo il morale molto alto. Deangeli e soci devono capire che per spianarsi la strada devono riguardarsi 10, 100, 1000 volte la partita regalata all’andata, una delle “ferite” ancora aperte. Bisogna asfissiare la regia, cercare di limitare il talento offensivo di Archie ma soprattutto alzare i ritmi in fase offensiva; correre, in maniera intelligente, portare il match sui 90 punti.
Attaccare Mussini
Il nostro indimenticato ex è sicuramente un fine tiratore e un buon attaccante, ma latita a livello difensivo. Contro Piacenza Sabatini l’ha fatto impazzire e così deve fare Michele Ruzzier. Visto lo stato di forma del playmaker triestino, bisogna cavalcare l’onda, lasciarlo a briglie sciolte sui 28 metri, con licenza di puntare al ferro (anche perché non ci sono particolari intimidatori dalla parte opposta).
Il “nuovo” Mattia Palumbo
Con l’uscita di scena di Tyler Francis Sabin, Mattia Palumbo sembra aver trovato la sua dimensione a Cento, perlomeno nella versione offensiva, foriera di prestazioni sopra la doppia cifra di realizzazione (eccetto l’ultima con Piacenza). Giocatore che per taglia può mettere in difficoltà i nostri pari ruolo, per la capacità di mettere centimetri e fisico in attacco, esattamente come fece (creando disastri ndr.) Fantinelli con la Fortitudo a Trieste.
Vietato pensare al PalaDozza
L’avversario più difficile da battere… è sempre la testa. La Pallacanestro Trieste ha in proiezione una sfida con Bologna per il possibile primato, ma non può e non vede pensare al PalaDozza. Serve l’umiltà e la concentrazione delle sette vittorie consecutive, serve la voglia di riscatto dopo aver lasciato due punti a Cento, serve “fame” sempre e comunque. Se qualcuno dà per scontato qualcosa… domenica saranno rimpianti in doccia.
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