Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini

Ultima fatica della Pallacanestro Trieste della regular season, la difficile trasferta in casa dell’ Unieuro Forlì alla ricerca del primo posto, in un incrocio con il match Bologna-Verona che interessa da vicino anche la squadra di coach Christian.

Una questione mentale da risolvere

Se, come dice Andrea Pecile, per entrare nella modalità offensiva voluta dall’allenatore americano è necessario essere “in fiducia”, allora i quaranta minuti in terra romagnola diventano la cartina tornasole dello stato mentale di Ruzzier e soci. Ritrovare il proprio equilibrio per segnare tiri dall’arco e ai tiri liberi, ma soprattutto avere letture opportune; Forlì è squadra che, se “stancata” difensivamente, può concedere spazi, esattamente come capitò all’andata.

Xavier Johnson

Altro giro, altra corsa. Un altro “4” che andrebbe benissimo a Trieste e che invece ci si trova a dover limitare con le gambe lente di Candussi e la spigolosità di Vildera, bilanciata su altri uomini di reparto come Zilli e Pascolo. Tira con il 37% da tre punti e il 76% ai tiri liberi, segno tangibile di una pericolosità spaziata su tutta la metà campo d’attacco.

Cambiamenti in corso, risultati?

Lo ha detto chiaramente Ariel Filloy come la squadra biancorossa stia lavorando su un sistema offensivo più “tradizionale”, meno legato all’istinto dei singoli. Non è pensabile che i risultati si vedano immediatamente, sarebbe già una buona indicazione vederne i presupposti durante l’arco del match, magari anche con risposte positive. “Sono cambiamenti solo se spaventano” recitava una canzone dei Subsonica (peraltro intitolata “di domenica”), io credo che il primo passo sia che i cambiamenti siano condivisi.

Il talento di Brooks e l’orgoglio di Filloy

Può bastare il talento offensivo di Eli Brooks, senza peraltro un difensore avversario in grado di tenerlo, e l’orgoglio tutto argentino di Ariel Filloy dopo lo 0 su 9 contro Rimini? Probabilmente no ma può essere un buon viatico a tenere la partita in equilibrio, magari cercando la zampata finale. Mancheranno ancora quei 19 punti e 15 rimbalzi di Reyes che all’andata fecero molto male a Cinciarini e soci.

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