Forze fresche

48 ore, poche per recuperare completamente gli sforzi fatti in 33 minuti da Justin Reyes, in 30 da Giovanni Vildera, in 31 da Michele Ruzzier e i 25 di Ariel Filloy. Tutto ovviamente nel bagaglio fisico/atletico di professionisti tarati per affrontare la post-season con impegni ogni due giorni. Ma con che lucidità? Soprattutto Reyes e Filloy necessitano di freschezza per essere lucidi (il primo) ed essere dinamici (il secondo); l’unico che sembra essere debordante atleticamente è Brooks, per cui i 29 minuti sono stati quasi una limitazione alla voglia di esprimere pallacanestro. E’ chiaro però che Ruzzier-Brooks-Reyes saranno i sorvegliati speciali della difesa di Torino, con coach Ciani già pronto ad ingabbiarli a dovere. Serve quindi produzione alternativa, Ferrero, Candussi, Campogrande, Menalo, Bossi devono dare un contributo alla causa.

Fate strada a Reyes!

Se si vuole fare giocare Reyes da “3” serve che non ci siano “intasamenti” sulla linea verso il ferro. Mi spiego meglio: il portoricano non sarà mai un uomo di sistema, bensì rimane un anarchico che ha bisogno di esprimere la sua pallacanestro fuori dagli schemi. Qua bisogna fare una scelta, o lo si isola sul quarto di campo o diventa deleterio portare compagni di squadra a “tiro”.

L’orgoglio di Kennedy

Quell’ “ovetto” nella casella punti segnati deve preoccupare e non poco la Pallacanestro Trieste. Normalmente un attaccante, americano, dopo una prestazione incolore, perlomeno sarà volitivo la partita seguente, cercherà palloni giocabili dai compagni e attaccherà il ferro con cattiveria. Deangeli e soci dovranno essere a veicolare questa energia in un involontario “strafare”. Attenzione alle prime azioni, se si tradurranno in canestri, allora c’è da stare molto molto attenti.

Anestetizzare l’ambiente

Non c’è verso, Torino non ha mai acceso il fuoco per il nuovo corso targato Reale Mutua. Al di là delle finali disputate gli scorsi anni, per cui un fisiologico riempimento era da attenderselo, mai nel virtuoso percorso sotto l’egida di coach Ciani si è visto calore. Trieste ha l’occasione di non mettere in partita il pubblico piemontese, approcciando bene a gara 2, anestetizzando un ambiente leggermente scosso dalla sconfitta di gara 1. Attenzione però, perché se la raggia di Pepe e soci diventa produzione cestistica, allora la serata è in salita.

Raffaele Baldini

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