
Altro giro, altra corsa. Gara 2 di finale al PalaFitLine di Desio, Acqua San Bernardo Cantù e Pallacanestro Trieste per impattare la serie o mettere nelle condizione i giuliani di dare scacco a Moraschini e soci. Solito ambiente pazzesco nell’arena, con decibel ben oltre la soglia.
Cantù cerca subito di attaccare Candussi vicino a canestro con Young, ma la partenza è marcata biancorossa: 2-7 con canestro di Candussi da sotto. I lunghi di Trieste sembrano trovare sempre pertugi interessanti, o comunque giocate costruite per ottimi tiri non contestati: 4-12 e time out coach Cagnardi. Tanto agonismo per un metro arbitrale permissivo, brianzoli tanto nervosi con conseguenti errori anche banali da sottomisura; secondo fallo di Brooks nelle fila dei triestini, Hickey molto coinvolto prova a trascinare i suoi. Leo Menalo subito dall’arco, massimo vantaggio esterno sul +13. Giovanni Vildera è onnipresente a rimbalzo offensivo, alcuni errori però innescano Hickey per il riavvicinamento dei padroni di casa sul 10-19, con conseguente time out di coach Christian. Si mette anche in partita Justin Reyes, nuovo allungo giuliano sul +14 con l’Acqua San Bernardo Cantù a grippare l’attacco con sterili conclusioni da fuori. Prima frazione chiusa sul 12-24 con schiacciata di Nikolic. Da Hickey sempre le iniziative più credibili dei padroni di casa, abbinate alla solidità di Nikolic, primo sbandamento ospite con un paio di palle perse inopinate. Tanti tiri da tre punti anche per Ruzzier e soci, anche se la squadra riprende (per un attimo) il bandolo della matassa; Moraschini entra per la prima volta (seriamente) nella serie con 7 punti consecutivi, 25-31 a metà frazione. Cesana entra con tripla accendendo l’arena, squadre all’intervallo con Trieste avanti 35-39.
Baldi Rossi ritrova la mira dall’arco per il match nuovamente in equilibrio, con Candussi autore della terza infrazione. Justin Reyes si carica la squadra sulle spalle con cinque punti consecutivi, il vantaggio esterno è minimo ma resiste: 41-46. Un arbitraggio in confusione scontenta chiunque sui 28 metri di parquet. Antisportivo a Baldi Rossi che commette il terzo fallo, Reyes fa tutto lui e Trieste torna avanti di 9. Bucarelli ritrova il canestro, ma anche Vildera torna a farsi sentire nel pitturato; terzo fallo anche per Brooks, Bucarelli nuovamente rianima il pubblico e i suoi, 50-53. Ariel Filloy appare con una tripla, terzo quarto chiuso sul 56-58. Hickey dall’arco porta per la prima volta in vantaggio i padroni di casa, l’arena è una bolgia dantesca; partita adesso di grande intensità, entro e oltre il lecito, tuffi sul parquet e punteggio sul 61-64 con il solito ineffabile Reyes. Pubblico scatenato contro la terna arbitrale, ormai vale tutto sui 28 metri di parquet. Botta e risposta, bella partita se non altro per il pathos che si porta dietro; ancora Hickey per il 65-66 a 5 minuti dal termine. Si rivede Young sotto canestro, ma Reyes continua a dominare, Moraschini colpisce per il -1. Ultimi due minuti iniziati con il solito duello Moraschini-Reyes, con il portoricano che gioca in maniera paradisiaca: 73-77 a 1 minuto dal termine, con time out Cagnardi. Candussi dall’arco chiude il match per la gioia incontenibile dei tifosi biancorossi: finisce 73-83, Trieste va sul 2 a 0 e ora arriva il “red wall”.
Raffaele Baldini
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