Una sfida al vertice inaspettata ma legittimamente confermata da prestazioni convincenti. Trento e Trieste arrivano al big-match con situazioni di organico note, padroni di casa al completo e giuliani senza Justin Reyes.

Partono forte le due contendenti, ovviamente viaggiando a cento all’ora: 7-6 dopo neanche due minuti di partita. Ross da tre punti per la freccia del sorpasso ospite, bellissimo inizio di partita con protagonisti ispirati, spesso dediti all’uno contro uno sfruttando mis-match evidenti; Brown “posterizza” Bayehe ma Trento è rapace in area pitturata, 13-13. Coach Galbiati mette Niang su Ross a tutto campo, Ruzzier in penetrazione rimette avanti i suoi 15-17, accettando sempre ritmi forsennati. Forray pennella una “lacrima” vincente dopo una gran giocata dal palleggio, dalla parte opposta Valentine lancia materiale edile che arriva distante dal ferro; Niang con falcata da quattrocentista si fa i 28 metri di campo in un amene insacca il canestro più libero aggiuntivo del 23-19. Ford dall’arco materializza il primo break per i padroni di casa, un +7 (parziale di 11 a 2) che pone l’inerzia a favore dei trentini. Padroni di casa con diverse occasioni per allungare, Cale segna il canestro che costringe al time out coach Christian (28-19). Difendono per davvero gli uomini di Paolo Galbiati, fisici e sulle linee di passaggio, Trieste mai stata così in difficoltà offensivamente in questa stagione; un fallo rivedibile fischiato a Ross in attacco apre uno spiraglio a Ellis e soci di affondare il coltello nella piaga, 31-22. Zukauskas per il massimo vantaggio interno sul +11, ospiti balbettanti e poco brillanti in fase realizzativa; allungo sul +13 per una Trento che non smette di essere intensa neanche nei time out. Squadre all’intervallo con una padrona assoluta, la Dolomiti Energia Trentino, avanti nel punteggio 46-25, un’assicurazione sulla vittoria finale.

Prova scuotersi la compagine triestina dopo i venti minuti più brutti della stagione con un paio di buone giocate di Johnson vicine al ferro. Uthoff si sblocca dall’arco, Brown replica e in un amen ospiti a -13 (parziale di 3-11). Tre occasioni sprecate da Ross e soci, terzo fallo di Uthoff e padroni di casa che riprendono fiato approfittando della linea della carità: 51-36. Niang non solo imbavaglia Ross ma crea le condizioni per coast-to-coast di estrema efficacia; Ford fa sedere Valentine, nuovo +19 per la Dolomiti Energia. Terza frazione senza particolari scossoni, pur considerando una Pallacanestro Trieste perlomeno viva ma sempre abbondantemente sotto nel punteggio: 60-50 con canestro di Uthoff. Trento per la prima volta incappa l’oliato meccanismo offensivo, forse fisiologico appannamento derivante dall’impegno di coppa settimanale, Brooks con una bella penetrazione rimette i suoi a -6. Valentine prosegue la sua serata no con scriteriate conclusioni da otto metri, più concreto Johnson in area pitturata; Ford da tre punti rimette la doppia cifra di vantaggio per i trentini a sette minuti dal termine. Valentine prova ad accendere l’ultima fiammella per i biancorossi con due triple, 68-64 a meno di 4 minuti dal termine. Tutta un’altra partita, Ross dalla lunetta mette un solo possesso di distanza fra le contendenti; Lamb trova un jolly dopo una grande difesa di Trieste e Ross spreca il quinto fallo in attacco. Si chiude così la sfida, vince la Dolomiti Energia Trentino per 76-68, a Trieste il rammarico di aver gettato un tempo.

Raffaele Baldini

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