Due settimane per ricaricare le pile, due settimane che innalzano il valor di questi 40 minuti del PalaSerradimigni, per entrambe le contendenti, Sassari e Pesaro. Sardi senza Michal Sokolowski e Mattia Udom, giuliani senza Markel Brown (in panca per onor di firma) e Justin Reyes.

Partono forte i padroni di casa sulle superficialità di Trieste, 5 a 0 con canestro di Halilovic e time out immediato di coach Christian dopo un minuto e 8″ di contesa. Veronesi caldo con 5 punti consecutivi, complice una difesa giuliana insufficiente, blanda: 9-3. Buona propositività di Johnson spalle a canestro con Halilovic, immediato vantaggio esterno con tripla di Ross sul 9 a 10. Tanta confusione sul parquet da ambo le parti, la Dinamo lucra su lente rotazioni difensive, mantenendo il vantaggio ad un possesso. Terza tripla di Ross a segno, bissata da Uthoff per il nuovo vantaggio triestino sul 13-16. Triple e contro triple, bel match con vantaggi alternati, Sassari sempre avanti per rotazioni lentissime giuliane sui tiratori dall’arco; bonus speso per Trieste ma c’è un’ennesima contro reazione ospite con la coppia Valentine-Ruzzier. Fine prima frazione con una caterva di liberi concessi ai padroni di casa e tabellone che segna 27-27 con Veronesi assoluto protagonista. Valentine crea dal palleggio “cioccolatini” per compagni non sempre calibrati, peraltro martoriati da fischi continui arbitrali; Ruzzier in penetrazione rimette avanti i suoi sul 30-31. Ancora sempre espressione balistica dall’arco che si fa guardare, non c’è inerzia decisa perchè l’equilibrio segna sovrano: 35-36. Bibbins porta a spasso Michele Ruzzier, zingarate rapide senza opposizione, o con opposizioni maldestre, nuovo vantaggio con break di 4 a 0 per la Dinamo; attacchi improvvisati per gli ospiti, pur trovando dalla parte opposta una compagine sarda non sempre continua. Uthoff da tre per il nuovo +2 ospite, divenuto +5 con una grande giocata: 41-45. Partita non bella nella seconda parte e squadre all’intervallo con il solito Veronesi dall’arco e la Dinamo avanti 49-48 alla sirena.

Solito andamento a strappi, poche difese e Dinamo mantiene il vantaggio senza troppi sforzi: 55-50 e time out obbligato di coach Christian. Momento complesso per gli ospiti, massimo vantaggio per i sardi sul +9 con la giocata di Fobbs e quarto fallo di Valentine. Ruzzier e Brooks rimettono inscia i triestini ma manca completamente la difesa nella partita di Trieste: 61-58. Provano gli ospiti più con casualità balistica che con raziocinio tattico, anche agevolati da una Dinamo nuovamente offuscata; pareggio raggiunto a quota 64. Tecnico a coach Christian, Fobbs fa un quarto da ricordare e la terza frazione si conclude con il ri-allungo sardo sul 73-70 con tripla di Candussi sulla sirena. Trieste torna nell’abulia più totale, farraginosa in attacco e disattenta in difesa; i soli Ruzzier-Brooks e Uthoff danno piccole garanzie di restare nel match. Candussi terza tripla da casa sua e nuovo inaspettato pareggio giuliano a quota 76, con time out immediato di coach Markovic. Tambone chirurgico, come spesso capita contro Trieste, seguito da Bibbins, i sardi sono in serata dall’arco e rimettono 6 punti fra sè e l’avversaria. Con il canestro di Bendzius l’inerzia è totalmente a favore della Dinamo, 86 a 78 e nuovo time out coach Christian. Candussi è l’ultimo a issare bandiera bianca, ma Sassari beneficia di una difesa ospite imbarazzante; ultimi tre minuti senza storia, padroni di casa comodamente conducono in porto la terza vittoria consecutiva davanti al proprio pubblico, 98 a 86. Per la Pallacanestro Trieste è la terza sconfitta di fila.

Raffaele Baldini

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