Pallacanestro Trieste ancora rimaneggiata (out Markel Brown e Justin Reyes) in una sfida improba con la Virtus Bologna rigenerata da coach Dusko Ivanovic. Segafredo Arena riempita il giusto per capire il percorso di crescita delle “Vù nere”, se è credibile o frutto dell’onda emotiva del cambio allenatore.

Buon inizio ospite con spaziature interessanti, anche se Bologna può sfruttare evidenti “mis-match” (vedi Cordinier con Ruzzier): 8-5. Solito atavico problema in casa giuliana, quello delle palle perse, già tre gettate in neanche 4 minuti fi contesa e si materializza il primo break dei padroni di casa sul 12 a 5. Rientra Colbey Ross nelle fila ospiti dopo lo stop forzato per infortunio muscolare, ma l’attacco non segna più; Brooks interrompe l’emorragia con un canestro in “fade-away”, boccata d’ossigeno all’asfittico momento dei suoi. Virtus in cerca dei lunghi che non rispondono sempre puntuali a livello balistico, Trieste non approfitta regalando tiri liberi e il primo quarto si chiude con i padroni di casa avanti 17-14. Secondo fallo di Johnson, infrazioni consumate a cercare di arginare il dinamismo del lunghi avversari, ospiti aggrappati a situazioni fortuite in fase offensiva ma solidi nella metà campo di fatica: 18-16. Macchinoso l’attacco delle “Vù nere” con Tucker deleterio oltre misura, una tripla di Valentine (con tecnico annesso per esultanza improvvida) porta in vantaggio la Pallacanestro Trieste per l’immediato time out di coach Ivanovic. Immediato rientro nei ranghi dei padroni di casa con Hackett che sfrutta la maggior fisicità con Ruzzier; Valentine segna e provoca, viene espulso giustamente sul punteggio 21-22. Esce Valentine fra i fischi e Trieste comincia a infilare triple, +7 esterno con Bologna totalmente anestetizzata. Candussi per il +9 con un canestro in faccia a Zizic, che risponde immediatamente con una bimane; Polonara scuote i suoi con una tripla, parziale di 5 a 0 interrotto dal solito Ruzzier. Si sveglia anche Ross dall’arco, mentre la Virtus ha capito che può speculare sul dominio fisico di Zizic contro Candussi nel pitturato: 30-36. Squadre all’intervallo con la Pallacanestro Trieste avanti 32-40.

Prevedibile reazione dei padroni di casa partendo da una difesa fisica e aggressiva, il terzo fallo di Johnson di fatto esclude l’unico lungo abbinabile a Zizic; Morgan si iscrive a referto con una tripla e la Virtus è a -3. Zizic in contropiede piazza la bimane del -1 e coach Christian ferma il match. Padroni di casa decisi ad attaccare i biancorossi giuliani, togliendosi di dosso la pigrizia offensiva; terzo fallo anche per Candussi, Pajola in entrata rimette avanti i suoi sul 48-47. Morgan e Zizic fanno la differenza, ma anche Brooks dalla parte opposta non scherza con 4 punti consecutivi; terza frazione chiusa con il tap-in decisivo di Zizic per il 55-54. Tecnico anche a Ross a fine frazione, Pajola con una tripla lancia la Virtus sul +4. Reagisce sempre Trieste, Brooks dall’arco e Johnson materializza il parziale ospite sullo 0 a 7 e con il tabellone che segna il 58-61 coach Ivanovic è costretto al time out a 7 minuti dal termine. Torna la balbettante versione offensiva felsinea, quintetto piccolo con Zizic a riposare; Grazulis punisce dall’arco la sua ex squadra, ma c’è sempre la reazione ospite. Ultimi tre minuti iniziati con Ross che segna tre triple leggendarie con l’uomo addosso, Trieste mette in vetrina la classe del suo americano; finisce con una passerella per gli uomini di coach Christian, vittoria alla Segafredo Arena per 70-78 e scacciata la crisi con personalità.

Raffaele Baldini

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