
Fonte: Il Piccolo a cura di Raffaele Baldini
Colbey ROSS, voto: 6/7
Disarticolato più dei messaggi di auguri di Capodanno dopo mezzanotte, gestisce la regia con mille palleggi e provando penetrazioni senza sprint. Poi c’è quella infinita dose di personalità che lo rimette al centro della scena, magari con sciocchezze nel mezzo, ma sempre con la stessa voglia di vincere. Chiude con 25 punti e 7 assist.
Michele RUZZIER, voto: 5/6
La crociata per sottoscrivere maggior presenza sul parquet come regista continua, registrando maggior raziocinio e geometrie offensive. Poi ridà credito a coach Christian proponendo una fase difensiva nettamente insufficiente, e un attacco pallido.
Jeffrey BROOKS, voto: 6/7
Buon inizio offensivo, uno dei pochi sulla sufficienza in fase difensiva. Sparisce un po’ (stranamente) quando il match si fa caldo, anche poco coinvolto dai compagni. Chiude però con una “doppia-doppia” da 10 punti e 14 rimbalzi… e nella serata in cui mancava Johnson, è tanta roba.
Markel BROWN, voto: 6/7
Non è ancora brillantissimo ma lo vorresti sempre in campo. Attitudine difensiva oltre ogni “distrazione di massa” (vedi compagni), in attacco esalta la “triplice minaccia”, fondamento cestistico per eccellenza. 17 punti e 6 rimbalzi di sostanza, così come un glaciale 6/6 dalla lunetta, in una partita equilibrata.
Lodovico DEANGELI, voto: 5
Come il compagno di squadra Campogrande, gioca da stopper ma la pallacanestro è uno sport a doppia dimensione.
Luca CAMPOGRANDE, voto: n.g
Si applica difensivamente sul playmaker scafatese con dedizione.
Denzel VALENTINE, voto: 8
“Xe più punti che luganighe” nel primo tempo, fardello utile e Trieste per non crollare nel punteggio (17 punti con 5/7 da tre punti). Questo ragazzo estroverso crea una fila infinita alla cardiologia di Trieste, fra triple ignoranti e passaggi da codice penale. Resta un talento pazzesco, 7/14 alla fine dall’arco con il colpo del KO da casa sua. “Crazy” Denzel!
Jarrod UTHOFF, voto: 7/8
Insolitamente distratto difensivamente, offensivamente poco pericoloso e disperso in tangenziale. Senza la sua consueta difesa e in mancanza di Johnson, essere avanti nel punteggio dopo venti minuti sarebbe come pretendere di vincere una discesa libera andando a “spazzaneve”. Lo 0/3 ad inizio ripresa avrebbe ammosciato Rocco Siffredi…ed invece, l’ “uomo di ghiaccio” domina il finale in lungo ed in largo, fra canestro ad alto tasso di difficoltà e rimbalzi offensivi.
Justin REYES, voto: n.e.
I Re(yes) Magi arrivano a Scafati ma non portano la lieta sorpresa, bensì una gastroenterite (quella a Johnson ndr.).
Francesco CANDUSSI, voto: 6
Più efficace che bello nella prima parte, 10 punti preziosi con movimenti spalle a canestro e tap-in in mischia; nel secondo tempo gioca poco ma la sua parte l’ha fatta.
Coach Jamion CHRISTIAN, voto: 6
Chiede concentrazione difensiva nella sfida del PalaMangano e Scafati ne mette 31, dico 31. Primi venti minuti una sorta di tragedia tattica a difesa del canestro, il tabellone ne segna 54. L’attacco non fa meglio, tanti palleggi di Ross e la consueta “sparatoria” dall’arco. Non cambia più di tanto l’impostazione generale per vincere il match, chiama un “challenge” da 8 in pagella, persevera con Uthiff e alla fine regala il primo obiettivo di inizio stagione, le Final Eight. Good Job!
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